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Viterbo - Delibera coprifuoco - Interviene Paolo Caravello
"Cari ragazzi siete stati strumentalizzati"
Viterbo - 10 febbraio 2009 - ore 18,30

Riceviamo e pubblichiamo - In questi giorni tra i giovani divampa la polemica riguardo al provvedimento adottato dal sindaco  Giulio Marini che determina alcune “restrizioni”per i locali notturni (salvo deroga) tra cui l’obbligo da parte dei gestori di pubblici esercizi di sospendere la diffusione della musica alle ore una di notte.

Ma sono questi i veri problemi dei nostri ragazzi?

L’amministrazione sta solo cercando di disciplinare una materia complessa al fine di tutelare i diritti di tutti i cittadini, nessuno vuole vietare nulla. Ritengo che su ciò si può aprire un sereno confronto tra le parti per giungere ad una conclusione equa, quello che invece mi lascia al quanto perplesso sta nel fatto di vedere alcuni ragazzi tra cui molti ormai maggiorenni da diversi anni, occuparsi di problemi irrilevanti quando invece, a mio parere, dovrebbero essere ben altre i temi inerenti ai giovani e motivo di manifestazione.

Faccio riferimento ad argomenti importanti quale il diritto ad un lavoro stabile, la lotta al dilagante fenomeno del precariato, il diritto allo studio, le stragi infinite del sabato sera, la tutela della salute combattendo  con forza contro il dilagarsi di devastanti atteggiamenti  negativi quali l’uso di  bevande alcoliche  e di  droghe  purtroppo sempre più diffusi proprio tra gli adolescenti che frequentano i locali notturni.

Inoltre  è  del tutto evidente che certe manifestazioni siano più il frutto di una strumentalizzazione politica dei ragazzi da parte d’alcuni adulti che l’effetto delle spontanee esternazioni dei ragazzi stessi.

Il futuro appartiene alle  nuove generazioni, mi auguro che in seguito la stessa energia profusa da un gruppo di giovani  per salvaguardare il diritto al  divertimento sia utilizzata da tantissimi adolescenti  a difesa di valori ben più importanti di un semplice bicchiere di birra o di quattro salti in discoteca”.

Paolo Caravello

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