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Viterbo - Bolsena - Petti (PdCI): "Equitani poteva far risparmiare un sacco di soldi pubblici e non l'ha fatto"
"Lavori in Corso della Repubblica, qualcosa non va..."
Viterbo - 11 febbraio 2009 - ore 12,15

Radames Petti, capogruppo PdCI al comune di Bolsena
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Riceviamo e pubblichiamo - Rifacimento di Corso della Repubblica: c’è qualcosa che non va.

Il 27 luglio 2007 la giunta comunale approva un progetto immediatamente esecutivo (ma non dovrebbero esserci altri stadi prima?) presentato da un noto architetto della zona, dandogli l’affidamento diretto della progettazione.

Se non che la parcella presentata dallo stesso architetto è decisamente più alta di 20mila euro (limite massimo ammesso dalla legge per l’affidamento diretto).

Segue una lettera del Rup (responsabile unico del procedimento), indirizzata all’architetto, nella quale si rammenta di contenere il preventivo di parcella entro i limiti del 15% delle somme poste a base d’asta e che comunque tale somma non potrà eccedere 20mila euro trattandosi, appunto, di affidamento diretto.

L’architetto, però, in modo piuttosto piccato, risponde con un’altra lettera, nella quale dichiara che non è assolutamente sua intenzione adeguare la parcella a tale somma.

Sulla questione il sottoscritto presenta un'interrogazione in consiglio comunale e il sindaco risponde che l’architetto si atterrà alla parcella di 20mila euro ma che in ogni caso gli verrà data anche la direzione lavori (altri 18mila euro).

Sempre il sottoscritto obietta che non è propriamente limpida come procedura e consiglia vivamente il sindaco di affidare la direzione dei lavori ad altro tecnico abilitato, al fine di fugare il dubbio che si voglia accontentare comunque l’architetto in questione.

Successivamente il Rup, con una lettera indirizzata al capo settore Lavori pubblici (nel frattempo Equitani ha creato nuovi capi servizio), dà la propria disponibilità alla assunzione delle funzioni di direttore lavori.

Praticamente a costo zero o poco più per il Comune, essendo il Rup personale dipendente.

Qualsiasi amministratore avrebbe a questo punto accettato la disponibilità del Rup e lo avrebbe ringraziato per aver fatto risparmiare soldi all’ente. Qualsiasi amministratore, dicevamo, ma non Equitani.

E infatti arriva puntuale una delibera di giunta nella quale si dà incarico al capo servizio Lavori pubblici di non tenere conto della proposta avanzata dal Rup e di nominare un altro direttore lavori che sia immediatamente disponibile, stante l’urgenza.

Pressoché in contemporanea, guarda a volte il caso cosa ti combina, arriva un fax in Comune dove un architetto si propone come direttore lavori.

Guarda ancora il caso, il sindaco prende il fax e lo vista di suo pugno dando direttive al capo servizio di considerare questa offerta.

A quel punto al capo servizio non può far altro che nominare questo tecnico, avendo le direttive di giunta (urgenza) e del sindaco in persona.

Tutto regolare, se non fosse per il cognome di quest’ultimo architetto che, guarda un po’ un’altra volta il caso, coincide con quello che ha presentato il progetto e che per nulla al mondo si sarebbe adeguato al limite di 20mila euro come parcella.

Non solo coincide, ma fa anche parte dello stesso studio di architetti!

Cambia il nome, è vero, ma…. saranno mica parenti? Magari padre e figlio? E se così è, non puzza un tantino di bruciato la cosa?

Ogni commento è superfluo, per cui nei prossimi giorni provvederemo ad avvisare le autorità competenti e chiederemo loro di occuparsi della cosa.

Solo una domanda: Equitani poteva approfittare della disponibilità del Rup e far risparmiare un sacco di soldi (pubblici) ai suoi concittadini.

Perché non lo ha fatto? Quale recondito motivo si nasconde dietro tale sperpero di denaro?

Considerato che il sindaco non dà risposte alle interrogazioni nelle sedi istituzionali, vediamo se riesce a darle a mezzo stampa. Attendiamo fiduciosi.

Radames Petti
Capogruppo PdCI al consiglio comunale Bolsena

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