Riceviamo e pubblichiamo - In merito alle dichiarazioni di Sabatini che contesta la necessità di riaprire la ferrovia Civitavecchia Orte, mi sembra opportuno fare alcune delucidazioni.
 
I tempi di 25 m che Sabatini afferma siano effettuati dai treni sulla tratta Capranica Viterbo, sono fatti fermando  a Vetralla, Tre Croci e Porta Romana. I "talgo pendular" previsti sono treni invece che si inclinano in curva come i famosi Pendolini, con aumento della velocità e permetterebbero perciò di collegare Civitavecchia all'aeroporto senza fermate intermedie in 45 m.

Questi treni, già ordinati dalla regione Sardegna, possono raggiungere i 190 km/h tra Civitavecchia e Roma, realizzando così i tempi di 1h e 15m tra aeroporto di Vt e la capitale.
 
Sulla Roma Capranica Viterbo Sabatini dimentica che tra Cesano e Roma la tratta è satura con i treni metropolitani ogni 15 m, che effettuano 16 fermate in 25 km.

Per poter avere tempi di percorrenza adeguati bisognerebbe separare i traffici regionali da quelli metropolitani, quadruplicando la tratta Cesano Roma, cosa impossibile da fare in considerazione delle case che pressano da vicino la ferrovia.

Inserire altri treni sulla tratta Roma Cesano in queste condizioni, avrebbe come risultato quello di avere una fila di treni a Cesano in attesa, paragonabile alla coda di auto al semaforo di porta Romana a Viterbo.

Raddoppiare la Cesano Viterbo, senza quadruplicare (cosa impossibile) la Cesano Roma non serve quindi a niente!
 
Per il traffico merci ricordo inoltre che in costruzione il centro merci di Orte.

La riapertura della ferrovia Civitavecchia Orte è quindi indispensabile, altrimenti le merci come potranno raggiungere il porto tirrenico?
 
Gabriele Pillon
 
Comitato per la riapertura della Civitavecchia Orte