- Gabriele Pillon, presidente del comitato di una ferrovia chiusa da mezzo secolo, ha voluto rispondere alle mie osservazioni su un eventualeferrovia Viterbo-Capranica-Civitavecchia-Roma.

Visto però che sui Km da percorrere e sugli orari ufficiali c'e' poco da discutere, si e' guardato bene dal contestare i fatti che ho esposto, e forse gia' questo basterebbe ad evitare ulteriori repliche, ma colgo l'occasione per evidenziare la pochezza delle argomentazioni:

Pillon suggerisce di percorrere la Viterbo-Capranica e poi deviare per Civitavecchia per raggiungere Roma, e dice tra l'altro che si potrebbe velocizzare il tratto Viterbo Capranica con l'eliminazione delle fermate intermedie.

Sono contento di apprendere che in futuro i treni andranno più veloci tra Viterbo e Capranica, ma Pillon dimentica che se cosi' fosse i tempi si accorcerebbero anche se il treno continuasse poi la sua corsa da Capranica verso Roma via Bracciano, o mi e' sfuggito qualcosa?

E ancora: "I "talgo pendular" previsti sono treni che si inclinano in curva come i famosi Pendolini, con aumento della velocità e permetterebbero perciò di collegare Civitavecchia all'aeroporto senza fermate intermedie in 45 m."

I Talgo Pendular possono "piegare" in curva anche più di Valentino Rossi, resta il fatto che il tratto Viterbo-Capranica deve comunque essere percorso e che da Capranica in poi per essere competitivi con la linea via Bracciano i treni devono fare 50Km in 15 minuti (evito di ripetere tutto il conteggio del mio intervento precedente)!

Come se non bastasse poi, i Talgo Pendular tanto auspicati sono diesel, ma forse il buon Pillon è ancora fermo al 1961 e ignora che nel frattempo la Viterbo-Capranica e la Civitavecchia-Roma sono state elettrificate, e che quindi in questa folle corsa attraverso tutto il lazio nord i passegeri dovrebbero compiere un primo tratto Viterbo-Capranica con un treno elettrico, poi sfrecciare con il Talgo Pendular a gasolio fino a Civitavecchia, e da lì proseguire con un treno elettrico fino a Roma, il tutto per essere nettamente più veloci del treno Capranica-Roma!

E ancora: "i Talgo Pendular possono raggiungere i 190 km/h tra Civitavecchia e Roma, realizzando così i tempi di 1h e 15m tra aeroporto di Vt e la capitale"

Se lo dice lui... ora siamo scesi addirittura a 1h15m!

Faccio solo presente che io ho portato dati e numeri facilmente verificabili che dicono il contrario, comunque a volte un'immagine vale più di mille parole, quindi allego una mappa dell'ipotetico percorso proposto da Pillon in modo che ciascuno possa farsi autonomamente un'idea della bontà di questa idea.

Tra l'altro ricordo bene che già mesi fa alcuni pendolari viterbesi contestarono a Pillon l'allungamento irrazionale del percorso, ma lui ribattè che sarebbe stata buona cosa mantenere i pendolari sulla linea attuale e indirizzare a Civitavecchia solo i malcapitati viaggiatori dell'aereoporto (vedi per es. http://www.tusciaweb.it/notizie/2008/ottobre/30_24aeroporto.htm o http://www.ontuscia.it/notiziaEng.asp?id=26564).

Francamente il senso di questo doppio percorso mi sfugge ancora.

Su una sola cosa Pillon mi trova parzialmente d'accordo: il problema della Roma-Capranica-Viterbo è (in parte) dovuto all'intasamento del tratto da Cesano a Roma (oltre che al binario unico Cesano Viterbo), ma proprio per questo credo che bisognerebbe potenziare questa linea piuttosto che sprecare le poche risorse disponibili in ferrovie dalla dubbia utilità.

Non escludo invece che la Orte-Civitavecchia possa avere un senso per il trasporto merci (malgrado la concorrenza della superstrada, ma forse Pillon l'ha mai sentita nominare). Se però chi difende l'ipotesi merci e' la stessa persona che ha messo insieme cosi' tante sciocchezze sul trasporto passegeri mi permetto di dubitarne.

Fabio Sabbatini