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Viterbo - Ferrovia
Civitavecchia - Orte, Moscherini & c. soddisfatti
Viterbo - 11 febbraio 2009 - ore 1,45

Riceviamo e pubblichiamo - Il sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini, con il coinvolgimento dei comitati per il ripristino della ferrovia Civitavecchia Capranica Orte, presenti Gabriele Pillon, Giacomo Traini, Raimondo Chiricozzi, Gabriele Bariletti, ha promosso una conferenza stampa per esprimere soddisfazione a seguito della deliberazione della Giunta regionale del Lazio che finanzia con 600.000 euro la progettazione della linea .

Detto finanziamento va ad aggiungersi al deliberato della Unione Europea per 1.000.000 di euro e del Porto di Civitavecchia e Interporto di Orte per 400.000 euro.

Il sindaco Moscherini ha in particolare sottolineato che questo atto determina il definitivo abbattimento del muro culturale che riteneva non necessaria questa linea.

La Unione Europea ha evidenziato nella sua determinazione l'importanza non solo per l'Italia ma europea della sua riapertura. Infatti il congiungimento dei due mari Tirreno e Adriatico con l'apertura di essa sarà possibile, concretizzando l'ipotesi progettuale del corridoi europeo che prevede un sistema integrato mare- rotaia: Barcellona-Civitavecchia-Orte-Ancona-Kiev o località dei Balcani.

Tale linea è sicuramente utile anche per l'aeroporto di Viterbo. Infatti è tra le ipotesi avanzate la migliore proposta perché è l'unica linea idonea a permettere il raggiungimento della capitale nel minor tempo possibile.

Moscherini ha inoltre sostenuto la necessità di proporre, in attesa della creazione della grande Piattaforma logistica del centro Italia, per la quale ben altri finanziamenti sono necessari, la riapertura della linea per il collegamento Aeroporto Porto Roma.

Gabriele Pillon ha in particolare detto che le FS portavano a giustificazione della loro volontà di non riaprire la linea, le alte pendenze che sulla linea in questione è del 24 o/oo al massimo, che non permetterebbero grandi carichi.

Le ipotesi avanzate per raccordare Viterbo a Roma in funzione dell'aeroporto viterbese, ha ricordato Pillon, non tengono conto ad esempio che la linea Viterbo Attigliano ha pendenze addirittura del 35 o/oo. Ha infine aggiunto che le ferrovie Svizzere sono le più efficienti del mondo ed in Svizzera le linee sono tutte con grandi pendenze, ben superiori a quelle della linea Civitavecchia-Capranica-Orte.

Giacomo Traini del comitato promozioni Alto Lazio ha espresso la soddisfazione per il momento storico che la lotta per la riapertura della linea sta ora vivendo con il riconoscimento dell'importanza strategica di essa. Traini ha infine auspicato che la progettazione finanziata dalla UE, dalla Regione Lazio, dal Porto di Civitavecchia e dall'Interporto di Orte, tenga conto dell'attuale tracciato che anche grazie ai lavori in esso effettuati permetterebbe l'apertura in tempi brevi della linea. Anche perché scelte diverse allungherebbero i tempi e forse per i costi dovuti a nuovi tracciati potrebbero vanificarla.

Raimondo Chiricozzi del comitato provinciale AICS di Viterbo ha sottolineato la sensibilità che Moscherini ha dimostrato verso i comitati per la riapertura , comportandosi in maniera diametralmente opposta ai responsabili politici e amministrativi delle istituzioni viterbesi, salvo qualche rara eccezione. Ha parlato dell' importanza che riveste per lo sviluppo pensare le infrastrutture non solo e sempre in maniera longitudinale ma finalmente trasversale.

Gabriele Bariletti, dell'Università Roma tre, del coordinamento dei comitati e consulente tecnico della commissione trasporti del Comune di Roma ha fatto comprendere la validità della riapertura della linea a servizio del Porto di Civitavechia, dell'Interporto di Orte, dell'aeroporto di Viterbo ed anche per il Comune di Roma.

Infatti la riapertura di questa potrebbe favorire il decongestionamento dell'anello ferroviario della città di Roma.

Rispetto il Porto di Civitavecchia e l'Interporto di Orte è innegabile l'utilità, ha detto ancora l'ing. Bariletti, ma la linea è anche utilissima per l'aeroporto di Viterbo, perché di fronte alle ipotesi prospettate anche nel recente convegno della CISL di S.Martino è l'unica proposta seria e perseguibile immediatamente a costi irrisori e con minori tempi di percorrenza.

Per la riapertura occorrerebbero soltanto 50 milioni di euro e i tempi di percorrenza da Viterbo a Roma S.Pietro e poi Roma termini, via Capranica Civitavecchia non supererebbero 1 ora e 20/30 minuti (Viterbo-Capranica-Civitavecchia 40/45 minuti). Per ridurre ulteriormente i tempi di percorrenza potrebbero essere utilizzati i locomotori diesel spagnoli "Talgo Pendolar" che la regione Sardegna già utilizza e che possono raggiungere a pieno carico la velocità di Km 220 ora.

Il sindaco Moscherini nel concludere la conferenza stampa ha comunicato di aver contattato i sindaci di Viterbo e di Roma Marini e Alemanno, per ricercare opportune sinergie necessarie e per la preparazione di un grande convegno sulle infrastrutture.

Raimondo Chiricozzi
AICS

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