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Viterbo - Secondo il comandante Vinciguerra (Guardia di finanza) l'inchiesta non è destinata a sgonfiarsi
"Il deficit Cev, c'è"
Viterbo - 11 febbraio 2009 - ore 10,00

Sergio Vinciguerra
- Per il Cev un danno erariale che si avvicina ai quattordici milioni di euro e che la Corte dei Conti intende farsi eventualmente restituire da amministratori e dirigenti.

Una cifra consistente. Accertata dalla guardia di finanza, attraverso un’inchiesta, che dopo i clamori iniziali potrebbe sgonfiarsi?

La domanda il Messaggero oggi la gira al maggiore Sergio Vinciguerra, a capo del pool della guardia di finanza che ha lavorato all’inchiesta stessa.

“Penso di no – dice sulle pagine locali del quotidiano – perché dopo il primo accertamento di quasi dieci milioni euro, la Corte dei Conti ci ha chiesto altri accertamenti che hanno portato all’individuazione degli altri tre milioni e 800mila euro. Il deficit Cev, c’è”.

Una ventina le persone chiamate in causa. Cosa succederà adesso?

“In media – continua Vinciguerra – occorre un anno e mezzo per arrivare ai due gradi di giudizio, quindi la Corte dei Conti potrà chiedere il pagamento ai responsabili”.

Si può ipotizzare la somma recuperabile?

“Penso – spiega Vinciguerra al Messaggero – che in base ai precedenti si possa recuperare dai due ai due milioni e mezzo”.

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