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Viterbo - Ferrovie
Civitavecchia -Orte, i pendolari a Pillon: Solo demagogia
Viterbo - 12 febbraio 2009 - ore 13,40

- Ci eravamo ripromessi di non intervenire “polemicamente” tra comitati.

Avevamo anche provato a spiegare al signor Pillon con valide argomentazioni che sarebbe stato sconveniente continuare a perorare una causa “macroscopicamente” non perseguibile… Evidentemente, però, ci sono interessi più forti di quelli delle normali rivendicazioni dei pendolari, della gente, per capirci, che trascorre in treno 3-4 ore al giorno.

Appare elementare partire dal presupposto che la scelta della “ferrovia” che dovrà essere migliorata, deve tener conto innanzitutto dell’utilizzo da parte delle persone del nostro territorio; purtroppo questa considerazione scontata, sembra essere completamente sfuggita a coloro che ostinatamente tentano di suffragare tesi irricevibili.

E’ questo, che contestiamo in primis al signor Pillon, ma ci preme sottolineare anche altri due aspetti meramente tecnici, ma non per questo meno importanti.
1) Da Viterbo a Cesano , oggi il treno diretto con due fermate intermedie impiega circa 45 minuti.

2) Da Cesano a Roma Ostiense, ci vogliono altri 45 minuti.
Raddoppiando la tratta Viterbo-Cesano, senza la problematica degli incroci, con passaggi a livello efficienti e senza fermate intermedie si potrebbero risparmiare almeno 10 minuti.

La tratta metropolitana Cesano-Roma, poi, al limite anche senza prevedere da parte dei treni regionali eventuali sorpassi, potrebbe essere velocizzata dotando la linea di veri treni metropolitani che garantirebbero più efficienza nei tempi di fermata, accelerazione, accoglimento delle persone e non andrebbero incontro ai soliti fisiologici minuti di ritardo causa affollamento.

Si potrebbero, inoltre, ridurre gli spazi cosiddetti di sicurezza tra un treno e l’altro che oggi vogliono un treno ad almeno 5 minuti di distanza uno dall’altro, ed in questa direzione già qualcosa si sta muovendo.

Quindi con treni più rapidi ed efficienti e riducendo le distanze, si potrebbero inserire più treni ed allo stesso tempo migliorare i tempi di spostamento. E quindi passare dagli attuali 45 minuti ad almeno 35 minuti. Per un totale di 35+35 = 70 minuti da Viterbo a Roma Ostiense.

Se poi, consideriamo come conveniente anche la fermata di Valle Aurelia (interconnessione con la metropolitana di Roma) o la fermata di S. Pietro, avremmo un ulteriore risparmio di 10 minuti.

E’ ora di smetterla di confondere le acque con affermazioni prive di qualunque riscontro come quella che la FM3 Viterbo-Bracciano-Roma non è migliorabile a meno che non si quadruplichi la tratta Cesano-Roma.
E’ ora di smetterla di fare demagogia
.

Le risorse sono poche anzi pochissime, e per il loro utilizzo tutti dovremmo operare in modo trasparente senza inutili e fantasiose forzature, in modo che ne benefici l’intera collettività, augurandoci, infine che qualunque cosa si faccia, sia opera utile e vantaggiosa, e non la classica “cattedrale nel deserto” all’italiana.

MOSP- Movimento Spontaneo dei Pendolari di Viterbo

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