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Viterbo - Provincia - Il presidente Mazzoli sulle polemiche degli ultimi giorni
"Fuori luogo il parallelo tra Cev e Talete"
Viterbo - 12 febbraio 2009 - ore 15,15

Il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli
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- “Non sono mai entrato nelle vicende legate al Cev, né intendo farlo. Mi pare però fuori luogo stabilire una sorta di nesso o similitudine tra queste e Talete. Perché si tratta di due situazioni che non hanno nulla a fare l’una con l’altra. Mi preme poi ribadire che gli impegni della Provincia per il servizio idrico integrato sono sempre stati molto chiari e sono sotto gli occhi di tutti”.

Alessandro Mazzoli, nella doppia veste di presidente della Provincia e dell’Ato, risponde così alle polemiche sollevate sulla stampa locale in questi giorni e chiarisce quale è lo stato attuale di Talete.

“La Provincia, in qualità di ente coordinatore dell’autorità d’ambito – spiega Mazzoli - ha sempre preso sul serio la gestione pubblica dell’acqua, tanto che, a seguito di vari incontri tra la consulta d’ambito e la Talete e considerate le difficoltà esistenti (finanziarie, istituzionali e legate alle tariffe) ha portato il problema all’attenzione della Regione Lazio, nello specifico dell’assessorato all’Ambiente”.

“Nelle due riunioni a Roma della consulta d’ambito – continua – abbiamo sviscerato tutti i problemi e individuato in un accordo tra Regione, Talete e Ato il modo per risolverli. La Regione ha dichiarato la sua disponibilità a seguire questo percorso, pertanto sta effettuando le verifiche necessarie a individuare le modalità di sostegno all’Ato di Viterbo, che ha riconosciuto come Ato debole, superando però i limiti agli aiuti di stato previsti dalla normativa europea”.

“Sin dalla definizione dell’Ato – aggiunge Mazzoli – il problema principale che abbiamo dovuto affrontare è quello della sua debolezza, legata alla grande estensione territoriale a cui non corrisponde una popolazione numerosa. Quindi, il peso degli investimenti necessari non può gravare solo sulle tariffe. Da qui, la necessità di un intervento pubblico che coinvolga in prima battuta la Regione”.

“Domani – conclude – ci sarà una nuova riunione tecnica in Regione, a cui parteciperà anche la Provincia. Quindi, ribadisco che i tempi sono dovuti non alla cattiva volontà nostra o della Regione, bensì alla necessità di verificare tutti gli aspetti indispensabili per risolvere la questione. Chiuso questo accordo a livello regionale, è necessaria la volontà di tutti per rendere funzionale e sostenibile il servizio idrico integrato della provincia.

Serve, cioè, una chiara presa di posizione da parte di ognuno, con le conseguenti azioni concrete. Aspetto che però finora è mancato. E non certo da parte della Provincia”.

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