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Viterbo - Università della Tuscia - La preside Andoloro: "Si rivitalizza un pezzo di città"
Beni culturali a S. Pietro, obiettivo raggiunto
Viterbo - 12 febbraio 2009 - ore 17,30

- “E’ un obiettivo raggiunto con grande soddisfazione. Un esempio di come l’impegno dell’Ateneo e la collaborazione tra Università della Tuscia, Comune di Viterbo e territorio possa funzionare per la cultura vera ricchezza di questo territorio”.

Così la professoressa Maria Andaloro Preside della facoltà di conservazione dei beni Culturali ha esordito comunicando che il Consiglio di Facoltà ha approvato il trasferimento nel complesso di S.Pietro recentemente acquisito dall’Ateneo viterbese grazie ad un accordo con il Comune di Viterbo che ne è il proprietario.

“Non è solo una sede più significativa ma risolve in maniera definitiva i problemi che viviamo al Riello -ha detto la Preside- Ci trasferiremo da un non luogo ad un luogo in un edificio architettonicamente assai significativo denso di storia e situato in raccordo con un tratto delle mura della città fra i più conservati affascinanti”.

Dopo aver ricordato come questa importante novità era stata fortemente voluta dal Magnifico rettore Marco Mancini, la professoressa Andaloro ha ricordato come il complesso di S.Pietro risalga al 1.200 e sia una sede prestigiosa che tornerà a vivere proprio accanto alle antiche mura della città. “Ci sarà-ha proseguito- una fruizione di queste mura nel modo migliore.

Si rivitalizza un pezzo di città, quella parte di S.Pietro diventerà un polo più vivo per la presenza di una comunità scientifica e dei giovani. Inoltre è un sito strategico per la costruzione di un nuovo rapporto tra Facoltà, quartiere e città. Questo grazie all’impegno congiunto dell’Università della Tuscia e del Comune di Viterbo ”.

La Preside della facoltà di Conservazione dei beni Culturali ha poi sottolineato come si apra un dialogo più stretto con gli altri poli universitari vicini: con la Facoltà di Scienze Politiche e con il complesso di S.Maria in Gradi. La decisione del Consiglio di Facoltà di trasferire la struttura al complesso di S.Pietro è giunta alla fine dello scorso mese di gennaio e rappresenta un forte investimento, anche di risorse economiche, voluto in sinergia dall’Università e dal Comune di Viterbo. Ora si attendono i fondi per ristrutturare l’immobile che negli anni fu tra l’altro brefotrofio, sede di varie associazioni culturali ed ora è non sempre adeguatamente utilizzato.

“Con la destinazione e l’uso da parte dell’Università-ha concluso la professoressa Andaloro- la presenza dell’Ateneo diventa più incisiva nel tessuto cittadino. L’assegnazione di S. Pietro alla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali è un progetto che fa bene all’Ateneo e alla città”.

Adesso gli uffici tecnici dell’Università dovranno pensare al progetto di restauro dell’immobile ed insieme con il Comune trovare le risorse economiche, in parte già disponibili, per assicurare un iter veloce dei lavori.

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