- Prosegue a pieno ritmo l’attività del comitato provinciale Coni di Viterbo con il Livio Treta riconfermato alla guida per il prossimo quadriennio olimpico.

Tra i tanti molto importante è il lavoro svolto con il judo per non vedenti, che il maestro Antonio Anselmi sta svolgendo presso la palestra della scuola professionale “Francesco Orioli”, appoggiata con entusiasmo e convinzione dallo stesso presidente e dal coordinatore tecnico provinciale, la professoressa Marina Centi.

A 59 anni e da sempre nel judo, prima come atleta in nazionale poi come maestro, Anselmi sta vivendo un’esperienza praticamente unica in Italia facendo praticare il judo ai non vedenti seguendo una tecnica già insegnata in Francia per questa particolare categoria di atleti.

“Avevo visto degli atleti non vedenti fare judo tanti anni fa in una gara a Milano - dice - e mi sono incuriosito.
L’Unione Cechi poi mi ha convinto a creare questa attività. All'inizio abbiamo avuto qualche problema per trovare la struttura poi, dopo qualche promessa non mantenuta, la professoressa Centi e il presidente Treta hanno preso a cuore questa sfida e in breve tempo abbiamo avuto la palestra e il tappeto per il judo.”

Un’esperienza particolare, quella creata a Viterbo da Anselmi, che crea molto interesse anche presso la Federazione Judo che ha inviato degli osservatori per seguire il suo lavoro, svolto con il cuore e con un grosso lavoro anche psicologico.

Un feeling emozionante quello tra il maestro e i suoi particolari allievi, allenamenti seri e tecniche apprese al di là delle più rosee aspettative.