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Viterbo - Il presidente della società Corbo lancia un appello ai politici, perché facciano pressione sulla Regione
Se Talete chiude, le bollette salgono
di Giuseppe Ferlicca
V
iterbo - 14 febbraio 2009 - ore 1,30

- Regione, se ci sei batti un colpo. La sopravvivenza di Talete è appesa a un filo. Prima che si spezzi, il presidente della società idrica Roberto Corbo chiama in causa i politici locali affinché facciano pressione verso Roma. Perché alternative al momento non ci sono.

Se Talete chiude arrivano i privati. E le bollette aumentano. “Nei giorni scorsi – ricorda Corbo – il sindaco di Viterbo Giulio Marini si è detto preoccupato.

Ed ha ragione, perché un eventuale crack di Talete avrebbe un effetto domino su tutto il territorio”.

La Regione era propensa a fare da garante verso gli istituti di credito per consentire a Talete d’ottenere stanziamenti. “Ci sono state tre riunioni – ricorda Corbo – molto positive, poi tutto sembra esserci arenato.

Non so cosa sia successo, forse c’è stato un ripensamento. Ecco perché i sindaci, i politici, lo stesso Alessandro Mazzoli nella sua doppia veste di presidente Ato e della Provincia, devono esercitare una pressione sulla Regione. Magari a Roma in questo momento stanno valutando come intervenire.

Sta di fatto che se passa troppo tempo, la situazione diventa quasi irrecuperabile. Da qui lo scatto di reni che chiedo di fare a tutti”.

Attualmente dentro Talete ci sono diciannove comuni. Altri venti dovrebbero entrare.

E’ tutto pronto, ma preferiscono aspettare che passi questo periodo d’incertezza.

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