- All’esame dell’Amministrazione Comunale l’ipotesi di abbattere l’Ici sui terreni agricoli.

Lo scopo è far fronte alla crisi del settore, messo in ginocchio dal forte maltempo che ha caratterizzato e sta caratterizzando la stagione invernale. L’iniziativa fa seguito alle richieste del Comune di Tarquinia per ottenere lo stato di calamità naturale e, per le aziende colpite, l’esenzione dal pagamento dell’Ici, Irpef, Irap e Contributi Agricoli.

Richieste che non hanno trovato ancora nessuna risposta e testimoniano un ingiustificabile silenzio da parte delle Istituzioni chiamate in causa. «Compatibilmente con la legislazione vigente e con le necessità di bilancio, - afferma il sindaco Mauro Mazzola - il Comune di Tarquinia sta vagliando la possibilità di ridurre l’aliquota prevista per l’Ici.

Ciò consentirà alle aziende agricole di limitare almeno in parte le negative conseguenze economiche provocate dalle avverse condizioni climatiche ». Occorre dunque stringere i tempi, per non penalizzare ulteriormente il settore. «E’ indubbio che ulteriori ritardi nell’adottare questi provvedimenti contribuiscano a peggiorare la situazione, già di per sé gravissima.

E il silenzio delle Istituzioni non aiuta. - dichiara il vice sindaco Giovanni Serafini - L’Amministrazione Comunale torna dunque a chiedere con forza il riconoscimento dello stato di calamità naturale e l’esenzione del pagamento dell’Ici, dell’Irpef, dell’Irap e dei Contributi Agricoli.

Soltanto in questo modo sarà possibile ridare ossigeno all’agricoltura locale e riportare un po’ di fiducia negli addetti al settore. Settore che già da alcuni anni vive una forte congiuntura economica negativa, nella quale i costi crescono più rapidamente dei ricavi».