Riceviamo e pubblichiamo - Il “Centro trasfusionale”, oggi Simt, rappresenta, per certi versi, un pezzo di storia dell’ospedale e della città di Viterbo, da sempre punto di riferimento per i cittadini e per le associazioni che lo considerano uno strumento di diffusione della cultura della donazione e dello spirito di solidarietà.

Le diverse generazioni di “donatori”, in questi anni, con encomiabile altruismo, hanno dimostrato interesse verso quelle persone bisognose di trasfusioni di sangue, realizzando un forte legame ed un momento di coinvolgente incontro fra “occorrenza” e “aiuto”.

Pertanto, il Simt merita di essere annoverato fra le unità operative più efficienti e dinamiche che consentono alla Asl di Viterbo di assicurare ai cittadini un servizio assolutamente importante e insostituibile, come la raccolta del sangue a beneficio della gente ed a sostegno dell’operatività dei reparti ospedalieri.

A supporto di tale positivo giudizio, si segnala il resoconto dell’attività produttiva del Simt relativo all’anno 2008:

- 13.536 unità di sangue intero prelevato
- 1.372 unità di aferesi prelevate
- 13.557 unità di plasma prelevate e cedute all’industria in cambio di emoderivati
- 240 autodonazioni
- 144 salassi terapeutici

Numeri e dati che depongono in favore della progettualità e dell’innovazione tecnologica di questo settore che, unitamente alla professionalità di medici, tecnici, infermieri e personale vario, fanno del Simt di Viterbo una struttura in continua evoluzione e al passo con il crescente fabbisogno di sangue ed emoderivati, con efficacia tanto quantitativa, quanto qualitativa.

La segreteria provinciale Fials