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La compagnia irlandese torna a minacciare: Mai a Viterbo. Se chiude Ciampino via da Roma
Aeroporto, è scontro Ryanair - Regione
Viterbo - 18 febbraio 2009 - ore 4,30

Marrazzo
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- "Non andremo a Viterbo, piuttosto chiuderemo la tratta su Roma. Ciampino, comunque, perderà 3 mila 500 posti di lavoro e la capitale oltre 3 milioni di turisti", Michael O'Leary, amministratore delegato di Ryanair, torna a minacciare di andarsene.

O'Leary ha contestato il rapporto sull'inquinamento acustico nell'area di Ciampino, commissionato dalla Regione Lazio.

''La Regione Lazio- ha detto nel corso di una conferenza stampa O'Leary - deve accettare i risultati del rapporto ufficiale sul rumore condotto all'aeroporto romano che ha confermato che non c'e' nessun problema di rumore a Ciampino''.

"Il rapporto ufficiale, predisposto dal comitato tecnico indipendente dell'aeroporto, è stato ultimato nell'aprile del 2008 ma inspiegabilmente non sono stati resi noti i risultati perché, evidentemente - ha sottolineato O'Leary - non graditi.

A questo rapporto è seguito quello commissionato dalla Regione Lazio (Cristal) 'nel tentativo fallito di giustificare riduzioni di voli non necessarie e illegali all'aeroporto di Ciampino''.

Non basta.

"Dal rapporto AdR ed Arpa - ha affermato l'amministratore delegato di Ryanair - risulta che solo 100 case del comune sono nel raggio di decollo e atterraggio dei nostri aerei, con un inquinamento acustico tra il 65 e 75 decibel. Questi dati discordano che il precedente rapporto Cristal".

Attualmente Enac ha autorizzato 100 voli giornalieri, contri i precedenti 138.

"La Regione Lazio vuole contrastare la concorrenza, obbligando i consumatori a scegliere le alte tariffe Alitalia. Noi andremo avanti, offrendo ai passeggeri le tariffe più basse".


Minacce di Ryanair di lasciare Roma, Marrazzo replica

Trovo che le preoccupazioni dell’amministratore delegato di Ryanair siano fuori luogo.

Il superamento dello scalo di Ciampino è una misura studiata attentamente e che ha trovato ampio consenso, perché si basa su dati di fatto difficilmente contestabili.

Rispetto alle più recenti norme in materia di aeroporti, infatti, quello scalo non rispetta molti dei requisiti: dal fatto di essere a ridosso di insediamenti abitativi, all’inquinamento atmosferico e acustico che produce.

Le istituzioni esistono non per favorire o penalizzare qualcuno, ma per far rispettare le regole. Questo vuol dire che non ritengo appellabile la decisione di chiudere l’aeroporto.

Quanto alla “minaccia” di abbandonare Roma avanzata dalla compagnia low-cost, ritengo che sia nella libertà dell’azienda decidere di non voler più essere presente su una delle mete più ambite al mondo, polo turistico e culturale tra i più importanti. Se Ryanair ritiene di poter abbandonare questo mercato non potremo che prenderne atto.

Rimane però da puntualizzare che a disposizione della compagnia ci sono soluzioni alternative importanti, e che Ryanair può scegliere se utilizzare Fiumicino o il nuovo scalo di Viterbo.

A proposito di quest’ultimo, vorrei aggiungere che la Regione ha investito 250 milioni di euro per un collegamento ferroviario con la Capitale, molto più efficiente delle linee su gomma che collegano Girona a Barcellona o lo scalo di Frankfurt Hahn che dista più di un’ora – sempre su gomma - da Francoforte.

Piero Marrazzo
Presidente della Regione


L'assessore Zaratti pronto a querelare

Le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Ryanair colpiscono la credibilita' delle istituzioni regionali e ledono l'immagine della Regione. Per questo e' stato dato mandato all'avvocatura regionale di querelare per diffamazione Michael O'Leary. Con i proventi del risarcimento, la Regione paghera' il risanamento ambientale dei territori vicini all'aeroporto di Ciampino.

'La denigrazione delle istituzioni di questo paese danno la misura dell'arroganza con la quale Ryanair intende proseguire la sua attivita' al di fuori delle regole. Non c'e' in atto nessuna campagna politica della Regione per rimuovere la concorrenza nel settore aereo, ma solo una doverosa azione di indagine scientifica per conoscere in dettaglio l'inquinamento acustico dell'intorno aeroportuale del Pastine di Ciampino.

Il Centro regionale Infrastrutture Trasporti Aerei del Lazio istituito in Arpa sta operando con sei centraline dal febbraio 2008 una campagna permanente di monitoraggio acustico dell'area aeroportuale al fine di determinare i livelli di inquinamento prodotto dall'attivita' aerea. Tale campagna terminera' alla fine di questo mese e i dati rilevati in questo arco temporale saranno fondamentali per determinare l'impronta acustica, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

'La riduzione del traffico aereo al Pastine del 2007 e' stata una prima misura parziale e limitata. Infatti, nella zona B dell'intorno aeroportuale, per la quale la normativa vieta la presenza di popolazione residente, ricadono attualmente 4500 abitanti. Per abbassare i livelli di inquinamento in quest'area occorre proseguire nella riduzione dei voli, che non possono superare i 61 movimenti giornalieri.

Filiberto Zaratti, Assessore all'Ambiente della Regione Lazio.

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