Riceviamo e pubblichiamo - L’ex-consigliere regionale e comunale Luigi Daga, unitamente al fidato amico Giovanni Leoni, si è recato nelle settimane scorse in Sardegna, per sostenere Renato Soru, Presidente regionale uscente del Pd.
Intenzione indubbiamente lodevole.
Nonostante il “titanico” sforzo, ai due prodi e volenterosi tarquiniesi non è riuscito il miracolo di far rieleggere Soru, che è stato nettamente surclassato dal candidato del Popolo della Libertà Ugo Cappellacci, il quale ha dalla sua parte la maggioranza del popolo sardo, stanco delle vane promesse del centro-sinistra.
Adesso ai due tarquiniesi, non resta altro da fare che tornarsene a Tarquinia, visto che hanno fatto la fine dei pifferi, che partirono per suonare e tornarono suonati.
A Tarquinia troveranno una gelida accoglienza, soprattutto da parte di quegli esponenti del partito democratico che, invece di applaudirli, in queste settimane li hanno aspramente criticati.
Daga e Leoni, troveranno un Pd che si sta liquefacendo anche a livello locale.
Un Pd che inneggia a un’autostrada che spaccherà in due il territorio, che firma accordi con l’Enel per il carbone e chissà quali altre partite politiche si prepara a giocare, rimangiandosi le tante promesse fatte in campagna elettorale.
Il centro-destra tarquiniese, continua con serietà l’impegno in difesa dell’economia e della salute e si prepara, con il sostegno popolare, a tornare al governo della città.
Pdl - Tarquinia