- "Ho chiesto, tramite il prefetto di Viterbo Alessandro Giacchetti, un incontro urgente al ministro dell’Interno Roberto Maroni e al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, per esprime la mia contrarietà e quella della comunità alla realizzazione di un campo nomadi a Tarquinia.

La città ha il diritto di scegliere il proprio futuro e non accetterà alcun tipo di imposizione".

E’ questa la prima iniziativa del sindaco Mauro Mazzola, dopo l’allarme lanciato sulla possibilità di vedere costruito a Tarquinia un insediamento rom, presso l’ex polveriera.

Possibilità quanto mai reale anche alla luce dell’annuncio dato dal quotidiano La Padania, lo scorso 4 febbraio.

"Voglio chiarezza - prosegue il primo cittadino -, Come è possibile infatti che il giornale della Lega Nord dia una notizia simile senza che il sindaco e l’Amministrazione Comunale siano stati informati in merito. Se il governo sta tentando di far passare la questione sotto silenzio, sappia che mi opporrò fermamente.

Delle rassicurazioni di chi non conta nulla, poi, non me ne faccio niente. Voglio certezze e al ministro Maroni ribadirò la mia ferma opposizione al progetto».

"Trasferire gran parte del campo nomadi Casilino a Tarquinia sarebbe infatti deleterio e creerebbe fortissime tensioni sociali - conclude - .

Una città come la nostra non sarebbe in grado di gestire una problema simile.

I piccoli comuni non hanno i mezzi per farsi carico dell’emergenza sicurezza che attanaglia Roma.

Mi rivolgo infine ai consiglieri comunali del centro destra. La smettano di accusarmi di creare inutili allarmismi e inizino una vigorosa azione di protesta contro i loro rappresentanti al governo.

Il silenzio del Pdl tarquiniese è assai preoccupante e segno di assenso alla scelta di portare qui l’insediamento rom".