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Viterbo - Provincia - Allargamento della maggioranza - Il segretario dell'Udc Santucci prende atto della rottura
Mazzoli & c., ragazzi bravi ma incoscienti
Viterbo - 1 febbraio 2009 - ore 3,45

Gianmaria Santucci, segretario provinciale Udc
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- L’accordo non si fa, ma che colpa abbiamo noi?

Potrebbe sembrare il remake di un brano anni Sessanta, invece è la replica del segretario provinciale Udc Gianmaria Santucci, all’esternazione di Alessandro Mazzoli che dichiara chiuse le trattative per l’allargamento della maggioranza.

“Peccato che il presidente – dice Santucci – nello spiegare le ragioni, si è dimenticato alcuni passaggi e non si è assunto la responsabilità politica, che vuole scaricare su di noi. Ma l’Udc è come se fosse stato invitato a cena, per assistere alle liti fra i commensali. Le cose sono andate così”.

Come mai non se ne fa nulla? Cos’è successo da metà novembre a oggi?

“Assolutamente niente – sostiene Santucci – quelle rare volte in cui ci siamo visti, eravamo tutti d’amore e d’accordo. Sapeva da sempre che l’Udc non sarebbe andato a sinistra.

Noi non abbiamo cercato nessuno. L’allargamento è stato prima annunciato alla stampa, poi a noi. La sola volta che ho parlato con Mazzoli era entusiasta. Ora scopro che ha cambiato idea. Da novembre a oggi si è perso solo tempo”.

Perché?

“Sono bravi ragazzi – continua Santucci. - ma non sono in grado di gestire la situazione, non sono all’altezza del ruolo che ricoprono. Palazzo Gentili mi sembra come il Titanic. Tutti ballano, si divertono, ma non si rendono conto di come stanno realmente le cose”.

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