Gli arrestati

Ioan Apetrei Copyright Tusciaweb

Ilian Dolhescu Copyright Tusciaweb

- Furto e tentato omicidio di un carabiniere, due arresti.

Finisce nelle campagne di Montalto di Castro, dopo 20 chilometri e quasi 14 ore, la fuga di due cittadini romeni Ilian Dolhescu e Ioan Apetrei entrambi 23enni, accusati di furto e tentato omicidio di un carabiniere.

I due, infatti, erano stati sorpresi dal Nucleo operativo e radiomobile di Orbetello, mentre cercavano di scassinare la macchina automatica dei biglietti della ferrovia di Capalbio con una sega elettrica.

Prima di fuggire, nel tentativo di sottrarsi alla cattura, uno dei due ha aggredito un carabiniere, cercando di colpirlo al volto con il frullino in azione.

Il militare, per parare il colpo, è stato ferito alla mano e ricoverato all’ospedale civile di Orbetello, dove gli sono stati applicati 15 punti di sutura.

Un terzo romeno, che faceva da “palo” all’interno di un’autovettura parcheggiata nei pressi, è stato subito arrestato mentre i complici si davano a una precipitosa fuga a piedi nelle campagne della bassa Toscana e Maremma laziale.

E' stata subito predisposta, dalle prime luci dell’alba, una cinturazione a largo raggio dell’intera zona, attraverso numerosi posti di blocco, perquisizioni e battute nei casolari abbandonati.

L’attivita’ ha impegnato oltre 100 militari, tra i carabinieri delle compagnie di Tuscania e Orbetello, con l'aiuto di elicotteri e cinofili dell’esercito di Grosseto.

Le ricerche, protrattesi per tutto il giorno, hanno consentito, alle 18.30 circa, di bloccare tra Montalto di Castro e Pescia Romana, nelle campagne circostanti la centrale Enel, i due fuggitivi, che cercavano di raggiungere la stazione ferroviaria per dileguarsi definitivamente.

I due ricercati, residenti in provincia di Roma, hanno alle spalle numerosi precedenti, in particolar modo l’autore materiale del tentativo di omicidio ai danni del carabiniere.

Nel corso dell’operazione è stato recuperato l’intero bottino del furto alla biglietteria automatica della stazione ferroviaria di Capalbio, consistente in circa 3mila euro.

Le indagini continuano per appurare se la banda di romeni è responsabile anche dei numerosi furti perpetrati ai danni di altre casse automatiche all’interno delle stazioni ferroviarie del litorale laziale.

Dopo le formalità di rito presso la stazione carabinieri di Montalto di Castro, i due sono stati portati al carcere di Civitavecchia, a disposizione della magistratura.