Riceviamo e pubblochiamo - Parroncini, da buon padre guardiano, fa finta di non vedere e difende la sua maggioranza e il suo presidente.

I numeri ci sono tutti e anche in abbondanza visti i trasformismi che hanno accompagnato questa legislatura con molti passaggi da destra al centrosinistra.

C’è un piccolo particolare che sfugge a Parroncini: in politica, non sempre i numeri fanno una maggioranza, non solo perché quella maggioranza è cambiata con l’esclusione dei comunisti italiani ma il terremoto politico che ne è seguito, insieme all’esclusione di Di Stefano e alla rivolta della minoranza del Pd, non è stato e non sarà indolore e senza effetti.

Comunque auguri a lui e a Marrazzo, per quanto “residuali” faremo sentire la nostra voce, quella che per lealtà e senso di responsabilità non abbiamo fatto sentire prima.

I comunisti italiani hanno alto il senso delle istituzioni e il senso di lealtà e di responsabilità verso una maggioranza.

Non si può dire altrettanto del Pd di Marrazzo e Parroncini, che per pure logiche spartitorie, non hanno esitato, senza nemmeno una riunione di maggioranza, a buttare fuori il PdCI, a promuovere un presidente di Provincia in carica.

Non è solo Maria Antonietta Grosso che ha rappresentato nel listino prima, quale capogruppo oggi, il partito dei Comunisti italiani, ma anche il consigliere Zaratti eletto nel listino ha rappresentato come consigliere prima e come assessore oggi il proprio partito.

Non crediamo che questo abbia comportato nei confronti dell’assessore Zaratti un freno alla sua autonomia politica come rappresentante dei Verdi.

Parroncini poi può mettere tutti gli sbarramenti elettorali che vuole, non ci fanno paura.

Evidentemente la sveglia elettorale presa, e sicuramente quella che verrà fra pochi mesi, non gli ha insegnato niente. Auguri.

Mario Michelangeli
Segretario regionale PdcI