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Viterbo - Consiglio comunale - Fine
Condono edilizio a rischio ricorsi
Viterbo - 20 febbraio 2009

Ore 19,30 - In arrivo quattro moto e due auto alimentate a gpl. E’ la replica dell’assessore Zucchi all’Udc, sui problemi della polizia municipale.

“Sono previste nuove turnazioni – dice Zucchi – e dal primo marzo la Municipale avremo due pattuglie nelle ore notturne fino alle quattro.

Per gli orari di servizio, c’è già stata la discussione con i sindacati e sarà portato il tutto in delegazione trattante”.

Ma Barbieri è insoddisfatto. E quindi lunedì andrà a verificare di persona.

Mentre Tofani torna a chiedere dati sul Cev già chiesti a settembre. Quindi via Marconi: “Il consiglio aveva preso l’impegno di riportare in commissione l’argomento.

Prima andavano fatti gli studi sul traffico, discutere, poi decidere. Invece si è fatto esattamente il contrario.

Se si deve intervenire sul traffico, non ci si può limitare solo alla zona di via Marconi. Chi si deve occupare delle modifiche al piano urbano del traffico?

“Quanto tempo ho – scherza rispondendo l’assessore Zucchi – fornirò nei tempi prescritti tutte le risposte”.

Barbieri anticipa un intervento nelle prossime sedute sul Giovanni XXIII, mentre chiude Marcucci (Pdl) intervenendo sul condono edilizio.

“Il 9 maggio – ricorda – scadono i termini per completare le pratiche. Non credo ci siano problemi di grossi abusi. In generale sono piccoli abusi sulla prima casa. Che hanno una grossa consistenza, però di carattere economico. Non mi sembra che sia stato definito nulla, non solo a Viterbo, ma anche nel resto della regione. Salvo rari casi.

I cittadini si stanno preoccupando e c’è il rischio di ricorsi, con tanti contenziosi. Restituire un milione e 700 mila euro per condoni su aree vincolate, quindi non sanabili. Se è un problema non solo economico, ma anche di carattere sociale, dobbiamo cercare adeguamenti di soddisfazione per l’amministrazione e i cittadini, cercando di smorzare le tensioni sociali.

Il mio invito è ai consiglieri della terza commissione, a reperire più materiale possibile utile alla discussione”.

La seduta si aggiorna a lunedì.


L’Udc interroga.

Prima però Barbieri chiede lumi sull’ex mattatoio e come mai i lavori ancora non sono iniziati.

Sulla polizia municipale, alle prese con un organico sottodimensionato. “Abbiamo appreso – spiega Paolo Barbieri – delle numerose lamentele sullo stato di precarietà di mezzi di comunicazione e la necessità di sostituire autoveicoli. Chiediamo le misure che intendete prendere per sanare la difficile situazione.

Chiediamo anche di sapere, in relazione al prolungamento del lavoro fino alle 24, quante sanzioni sono state inflitte ai gestori di locali, nei casi in cui siano stati aperti oltre l’orario stabilito dall’ordinanza comunale”.

Poi i parcheggi. L’Udc vuole sapere cosa intende operare l’amministrazione in relazione alla cooperativa Autopark, che gestisce la sosta. “Che destinazione avrà il personale?”.

Quindi il verde. “A che punto è l’appalto e nel caso in cui la gara fosse conclusa, com’è stata definita e a quale cifra è stata assegnata?”.

Infine il Cev, con lo spostamento di servizi finora in carico alla società comunale. “Per quanto tempo e con quale criterio, dodici dipendenti andranno in cassa integrazione, visto che le voci girano da giorni?”.


Ore 19,00 -Grotte Santo Stefano e i problemi che la affliggono. Li porta in consiglio Guancini (Pdl).

Poi tocca a Fersini (Pd) che mette sotto accusa l’amministrazione per la mancata risposta alle interrogazioni presentate, vanificando di fatto il lavoro dei consiglieri.

Quindi Fersini interviene criticamente sulle antenne. La replica del vice sindaco Meroi è piuttosto netta: “Come sia stata l’amministrazione comunale – spiega – lo lasciamo giudicare ai viterbesi. Ma mi pare che l’esito scaturito dalle urne sia inequivocabile”.

Un giudizio politico positivo. Su Marini, ma anche su Gabbianelli.


Ore 18,50 - La situazione di disagio della famiglia in via Santa Rita arriva in consiglio comunale. Ne parla Linda Natalini (Pd) invitando l’amministrazione a verificare prima le situazioni di disagio.

“Il caso – spiega Marini – è molto importante che le assunzioni di responsabilità sono delle istituzioni. Che per ragioni burocratiche sono andate in corto circuito.

In due giorni abbiamo dato una risposta, mettendo nel palazzo un servo scala che arrivi al terzo piano.

Stiamo verificando se una delle due donne lo può utilizzare. Altrimenti, quando il Comune avrà in uso appartamenti Ater di nuova costruzione, ne potrà destinare uno alla famiglia.

I tempi sarebbero di quattro mesi, in quest’ultimo caso.

Resta il fatto che in questo caso le istituzioni non hanno operato bene”.


Ore 18,40 - Linda Natalini illumina il consiglio comunale. “Se andiamo a guardare – spiega il consigliere Pd – si sono sprechi. Luci accese durante la giornata. Mentre ci sono zone che di note sono completamente al buio.

Credo che si possa intervenire per ottimizzare la situazione. Soprattutto le zone prive d’illuminazione rappresentano un problema anche per la sicurezza”.


Ore 18,30 - Condono, argomento delicato.

“La legge è chiara – spiega il vice sindaco Meroi – davanti a un diniego si creano tre problemi, di natura urbanistica, economica e giuridica.

Quello che ci preoccupa di più è quello urbanistico. Perché il Comune dovrebbe rinunciare a una somma, ma la parte più grave è che segue il procedimento di demolizione.

E’ un problema di carattere sociale. Nessuno vuole difendere l’abuso doloso. Ma esistono piccolissimi abusi che prima legittimamente potevano essere sanati e ora non più. E nascono da uno stato di necessità.

Spero ci sia una soluzione in commissione che è stata convocata per martedì”.


Ore 18,20 - La consulta del volontariato che fine ha fatto? Se lo domanda Alvaro Ricci (Pd). E via Marconi? Il percorso condiviso per il boulevard, tabula rasa, secondo Ricci.

Quindi l’ordinanza di chiusura all’una degli esercizi pubblici. “C’è la possibilità di rivederla? – si domanda Ricci – piuttosto che alimentare conflitti di cui non abbiamo bisogno, invitiamo il sindaco a rivederla, condividendola con le associazioni di categoria e i cittadini”.

Quindi il condono e il milione e 700mila euro che il Comune potrebbe essere chiamato a restituire ai cittadini per sanatorie non ammissibili, ma per le quali i cittadini hanno regolarmente versato somme.

Marini replica sull’ordinanza.

“Su proposta di un’associazione siamo arrivati ad avere una proposta concreta. Modificare un’ordinanza 2006 sull’interruzione della musica la notte e modificare l’aspetto che riguarda il coinvolgimento dei pubblici esercenti.

Domani mattina vedo i tre argiani che chiudono all’una di notte la loro attività. La loro posizione è diversa. Cercheremo di capire le vere esigenze. Di uno dei tre abbiamo verbali su verbali per disturbi alla quiete. Dovremmo essere attenti”.


Ore 18,00 - Dopo Serra (Pd) sul museo civico, tocca a Rotelli (Pdl).

Sugli alloggi Ater a via Matteotti, la cui costruzione doveva terminare nel 2006. Invece nel 2009 ancora non sono conclusi.

Rotelli chiede ragione dei ritardi e quando saranno consegnati i trenta alloggi popolari e quando saranno consegnati al Comune gli uffici e i locali che dovevano essere ceduti all’amministrazione in base agli accordi.

“Visto il periodo – spiega Rotelli – questi locali possono essere messi a reddito, magari affittandoli”.

Sul ritardo: “Forse il Comune non sa le ragioni”.

Poi Rotelli torna sulla vicenda rette Rsa, con i contributi che il Comune dovrebbe versare alle famiglie.

Ma che così il più delle volte non è.

A Viterbo la spesa per le Rsa nel 2008 ammonta a un milione e mezzo. “Ma come ha ricordato il sindaco Marini durante la trasmissione – spiega Rotelli – ogni anno si spende tre milioni e mezzo per i servizi sociali. Dovendo fare fronte, la situazione si farebbe complessa.

Un ammontare di questo tipo è insostenibile. Potremmo rimetterci seduti e vedere se è il caso di fare un regolamento e affrontare in maniera seria la vicenda”.


Ore 17,20 - Il primo a intervenire è Enrico Mezzetti (Sinistra Arcobaleno).

Che interviene sui 600mila euro per lo studio di fattibilità per l’interramento della ferrovia. “Chiedo al sindaco Marini se intende sollecitare la Provincia a far partire lo studio di fattibilità”.

Ma anche l’Arcionello.

“Per essere chiaro – replica il sindaco Marini – ho manifestato a Marrazzo il mio dissenso non per la riserva, ma nel metodo.

Ho comunicato che avrei fatto ricorso contro il provvedimento. Non per bloccare il provvedimento, ma per tutelare l’atto di consiglio comunale, la perimetrazione che avevamo approvato”.

Dopo l’invasione futurista riprende la seduta.


Ore 16,50 - E’ il primo consiglio comunale dell’anno. Si riparte con gli auguri da parte del presidente Giancarlo Gabbianelli e un lungo elenco di consiglieri che si prenotano per intervenire.

Ma prima un ricordo del notaio Giuseppe Benigni. “Una persona disponibile, professionale e sereno – sono le parole di Gabbianelli – voglio ricordarlo come sindaco per breve tempo, ma molto amato. Per il suo tratto umano e la dedizione.

Quando il Comune ha avuto bisogno del notaio Benigni, il notaio Benigni ha risposto ancor prima d’essere chiamato”.

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