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Viterbo - Tuscania in ballo - Sabato 28 febbraio
E' la volta di Cruor sottrazione
Viterbo - 23 febbraio 2009 - ore 16,30

- Teatro Comunale Il Rivellino - Tuscania sabato 28 febbraio ore 21

Sistemi Dinamici Altamente Instabili

CRUOR_SOTTRAZIONE

coreografia e danza AlessandraSini, Antonella Sini
suono e immagini Stefano Montanaro
costumi Francesca Sassi
scena Sistemi dinamici altamente instabili
tecnica e luci Max Mugnai
produzione Ciulinga
in collaborazione con Area06/officina culturale

durata 50’

Sistemi Dinamici Altamente Instabili, compagnia romana guidata dalle sorelle Alessandra e Antonella Sini, lavora - lontana da ogni naturalismo, alla costruzione di un linguaggio fisico, dello stare in scena, in cui il danzatore si muove sempre sull'orlo del non-senso e cerca di  proclamare nel movimento, di momento in momento, il proprio diritto di  presenza.

Intersecando anche questa volta le azioni coreografiche con immagini, ambientazioni sonore, e linguaggi extra-spettacolari, le due danzatrici presentano per la rassegna Tuscania in ballo sabato 28 febbraio (ore 21.00) al Teatro Comunale il Rivellino, il loro CRUOR_SOTTRAZIONE.

Avendo cara l’idea del “doppio” e partendo da ciò che evidentemente sono e da quello che è loro vicino, le sorelle Sini lavorano qui sull’idea del rimosso. Attraversando l’umanità loro propria, affrontando lo scontro e l’incontro relazionale, scelgono una via emotiva di riflessione per immagini, atmosfere e sapori.

«La dualità si è manifestata durante il lavoro, - spiegano le coreografe - come un’opposizione dinamica che respinge e al contempo catalizza disequilibri e costringe verso nuove configurazioni. Abbiamo utilizzato un particolare codice di segni, Kuji-In o Nove tagli, (un’antica pratica samurai), per rapprendere il senso dell’identità come manifestazione del tutto.

Ogni percorso ritmico, di estraneità o di unificazione è contrassegnato da queste enunciazioni. Un intreccio altamente umano che sfiora momenti di repentina aggressività e si colora di giallo nella suspense dell’attesa di ogni nuova azione». Il lavoro parte come sempre dal corpo per arrivare a intuire i legami di connessione che muovono lo spazio, la relazione tra le azioni e gli intervalli fra i silenzi.

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