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Le scritte con il nome "Fiore del Cielo" che compaiono nella documentazione presentata alla commissione |
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- La bomba è esplosa. Non pochi viterbesi hanno notato che sulle quattro tavole presentate al concorso della Macchina di santa Rosa da Vittori è scritto a chiare lettere il nome della Macchina: Fiore del cielo.
Ma la macchina di Vittori non è stata esclusa come è toccato a un'altra decina di modelli. La domanda sorge spontanea: perché?
“Faremo le verifiche del caso – spiega l'assessore Fabrizio Purchiaroni – Noi abbiamo piena fiducia nella commissione che ha scelto la Macchina. Ma faremo le verifiche del caso per capire cosa è accaduto”.
Su una cosa l'assessore fa chiarezza.
“La politica è completamente estranea alla commissione – dice -. La commissione è formata da tecnici ed esperti: Rossella Vodret, soprintendente al patrimonio storico, artistico del Lazio, lo scenografo scenografo Tonino Zera, vincitore del David di Donatello 2008 con il film ''I Vicere'', monsignor Aldo Bellocchio e Mario De Cesare, presidente dell'ordine degli ingegneri di Viterbo ed ex ingegnere capo del comune.
Il presidente è Stefano Menghini, dirigente comunale del settore Cultura. In particolare De Cesare ha già partecipato ad altre commissione per la Macchina di santa Rosa”.
Tutta gente che, a occhio, dovrebbe saper leggere. E allora perché non si è accorta del nome che figurava nelle tavole presentate da Vittori?
“Insieme al sindaco – continua Purchiaroni – faremo un approfondimento con la commissione. Noi abbiamo semplicemente fatto nostro il verbale stilato dalla commissione.
Ovviamente non potevamo né dovevamo entrare nel merito. Ora si tratta di chiarire i dubbi sollevati dai cittadini. Chiederemo spiegazione per chiarire le perplessità sorte”.