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Viterbo - Tarquinia -Consiglio comunale straordinario sul campo Rom
"Manifesteremo sotto casa di Maroni"
Viterbo - 24 febbraio 2009 - ore 4,40

Le immagini del consiglio straordinario
- «Siamo pronti a manifestare sotto casa di Maroni e di Berlusconi, se non faranno marcia indietro sul campo nomadi». Il sindaco di Mauro Mazzola non esclude manifestazioni eclatanti pur di impedire la realizzazione del campo nomadi a Tarquinia. Un intervento, quello di Mazzola, nel corso del consiglio comunale straordinario che ha espresso all’unanimità la ferma contrarietà alla realizzazione di campi nomadi o di centri di accoglienza.

L’assise, ieri sera, ha dato mandato al primo cittadino di adottare ogni provvedimento utile a evitare queste prospettive. Piena solidarietà è stata espressa dai comuni di Montalto di Castro, Monte Romano e Tuscania, dall’Università Agraria e dalla Provincia di Viterbo rappresentata dal presidente Alessandro Mazzoli.

«Non accetteremo mai alcun tipo di insediamento nel nostro territorio - ha detto Mazzola -. Giovedì quando, accompagnato da una delegazione di rappresentati istituzionali, incontrerò il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro (nominato commissario straordinario per l’emergenza rom), ribadirò il no deciso e incondizionato del Comune di Tarquinia a queste ipotesi».

«Nessuno può affermare che la nostra comunità sia razzista. - ha invece proseguito il primo cittadino - Per tradizione e cultura la città di Tarquinia ha sempre avuto e sempre avrà come principi l’ospitalità e la solidarietà. La questione, però, è seria ed estremamente complessa.

L’eventuale realizzazione di una struttura che ospiti un campo nomade o un centro di accoglienza temporanea per stranieri provocherebbe una situazione di disagio sociale e problemi di ordine pubblico non sostenibili.

Non esiste alcuna condizione ambientale, sociale e territoriale funzionale e compatibile con questa scelta che, se confermata, non ho difficoltà a definire scellerata da parte del governo».

Il sindaco Mazzola ha lanciato anche un forte appello all’unità di tutte le forze politiche: «In merito a questi problemi non devono esistere personalismi o interessi di parte e la politica deve rimanere assolutamente fuori. Tutti devono remare in un’unica direzione». Infine, un appello alla cittadinanza: «La protesta deve rimanere nell’ambito della legalità. Nessuno può pensare di farsi giustizia da solo o scatenare una caccia alle streghe.

In qualità di sindaco garantisco il mio massimo impegno per risolvere positivamente la questione, promuovendo tutte le azioni necessarie per bloccare queste ipotesi di progetto».

E' stata poi la volta del presidente della Provincia.

«La Provincia di Viterbo sarà vicina alla città di Tarquinia - ha dichiarato Mazzoli -. La Tuscia non ha le caratteristiche in termini di vivibilità e di sicurezza per far fronte all’emergenza rom e più in generale all’immigrazione clandestina. Questa eventualità non risolve il problema, ma semplicemente lo trasferisce su un’altra area. Giovedì, dunque, sarò al fianco del sindaco Mazzola nell’incontro con il prefetto di Roma Pecoraro».

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