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Viterbo - Lo chiede la Cia
Salvadori: "Più impegno per l'agricoltura del Lazio"
Viterbo - 24 febbraio 2009 - ore 17,00

- Riforma dei consorzi di bonifica e dell'Arsial, rimozione degli ostacoli della burocrazia, più incisività sul ruolo multifunzionale dell'agricoltura. Sono queste le questioni più urgenti che Alessandro Salvadori, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori del Lazio ha posto ieri al governatore del Lazio, Piero Marrazzo, e all’assessore all’agricoltura, Daniela Valentini, nell’ambito del convegno “L’Agricoltura che vogliamo”, nato dall’urgenza di richiamare il governo nazionale, la regione, gli enti locali e le organizzazioni agricole ad un impegno comune per il rilancio del settore.

“La campagna agraria 2008 pur registrando un aumento di 3 punti della produzione nazionale, è contraddistinta dal calo del reddito degli agricoltori causato dal forte calo dei prezzi alla produzione e dall’aumento dei costi. – Ha dichiarato Salvadori - La Regione ha fatto un buon lavoro in questi ultimi anni grazie alla concertazione e alla programmazione. L’alto numero di imprese che hanno presentato la domanda ai bandi del nuovo Piano di Sviluppo Rurale (Psr) lo dimostra. Oggi però c’è bisogno di accompagnare gli agricoltori nella fase attuativa del piano: non va bene in tal senso che la convenzione con i Centri di Assistenza Agricola (Caa) della Cia non sia stata ancora sottoscritta dalla Regione.

Anche sull'Arsial - ha aggiunto Salvadori - è arrivato il tempo di prendere decisioni. Nonostante i risultati molto apprezzabili bisogna superare il commissariamento e stabilire se l'ente debba rimanere un braccio operativo della Regione Lazio o invece, come noi chiediamo, diventare strumento di collegamento e coordinamento tra la regione e la filiera agroalimentare, per quanto riguarda la ricerca, l'innovazione e la promozione”.

Durante l’incontro la Cia ha ribadito la necessità di una politica più incisiva da parte delle istituzioni e in particolare del governo italiano. Per questo giovedì prossimo ci sarà una grande mobilitazione davanti al Parlamento per sollecitare misure straordinarie e urgenti a difesa del settore agricolo.

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