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Viterbo - Bozzetti Macchina di S.Rosa - La commissionedice sì a Vittori
Nessuna irregolarità per Fiore del cielo
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 24 febbraio 2009 - ore 18,00

Le scritte con il nome "Fiore del Cielo" che compaiono nella documentazione presentata alla commissione
La macchina di Arturo Vittori
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- Il Fiore del cielo non dovrà essere estirpato. La Macchina di Arturo Vittori potrà crescere e il tre settembre sfilare per Viterbo.

Alle polemiche seguite all’esposizione dei bozzetti dei partecipanti al concorso d’idee, risponde la commissione esaminatrice, chiamata in causa dall’assessore Fabrizio Purchiaroni e dal sindaco Giulio Marini.

Per spiegare come mai l’opera di Vittori non sia stata esclusa, dal momento che sembrerebbe venire meno il requisito dell’anonimato.

Su alcune tabelle d’accompagnamento, infatti, figura il nome “Fiore del Cielo”, consentendo così l’identificazione.

La risposta è semplice: “Nella relazione esaminata – si legge nel verbale presentato al Comune - non veniva indicato alcun nome proprio della Macchina, limitandosi l’ideatore a dividere in paragrafi la relazione”. Paragrafi che avevano un nome. Anzi più di uno. “Nuova linfa”, “Cammino di fede”, “Bocciolo di rosa”, “Torcia colossale” o “Fiamma floreale”.

Queste attribuzioni, confrontate con quella dell’elaborato grafico, cioè “Fiore del cielo”, hanno fatto ritenere quest’ultimo una delle tante espressioni descrittive e non nomi o titoli identificativi, molti dei quali attribuiti alla Santa”.

La relazione è stata consegnata stamani a mezzogiorno all’assessore Purchiaroni, dopo un’ora di riunione e alle 16.30 l’incontro con la stampa per chiarire l’equivoco.

“Ho piena fiducia nel lavoro svolto dalla commissione – osserva Purchiaroni – nominata proprio al di fuori della politica, per avere la massima garanzia. E la politica ne è rimasta fuori. Credo nella loro competenza, professionalità e correttezza. Questo mi garantisce”.

Resta un dubbio. Una decina di lavori però sono stati esclusi, dal momento che riportavano il nome della Macchina o dell’autore.

La relazione ha una risposta anche a questo. “La commissione – si legge ancora nella nota – ha avuto come unico punto di riferimento nell’esame, un numero progressivo. Nient’altro. I titoli o le denominazioni delle Macchine escluse sono stati dati per riconosciuti solo in quanto dichiarati dal concorrente stesso”.

In altre parole. “Solo nel caso in cui recasse nella relazione o nei grafici l’affermazione esplicita: il nome della Macchina è…oppure che il motto fosse posto a intestazione o titolo degli elaborati. Una scelta per non comprimere per soli motivi formali un concorso d’idee”.

“E’ stato escluso solo lo stretto indispensabile – spiega Purchiaroni – altri casi analogo a questo sono rimasti in gara. Perché la Commissione si è dotata di un criterio con cui ha portato avanti il lavoro”.

La Macchina di Vittori è la vincitrice a tutti gli effetti. Si va avanti. Sabato alle 12 la premiazione dei primi tre classificati in Comune, dove sarà presente lo stesso Vittori per illustrare graficamente la sua opera. Mentre resta aperta la corsa per arrivare in tempo al tre settembre.

“Il 13 marzo scade il bando per trovare chi realizzerà la Macchina – spiega l’assessore – il sedici è convocata la commissione e il 19 ci sarà l’apertura delle buste. Il vincitore presumibilmente sarà decretato il 23 marzo. Da quel momento ha 120 giorni di tempo per completare l’opera”.

Ma il Comune incoraggia chi potrebbe impiegare meno tempo. Il punteggio sale se si riesce a completare la Macchina in meno giorni. Senza esagerare.

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