- “Nel giro di pochi anni e cioè dalla sua nascita, nel 2002, la facoltà di Scienze Politiche ha consolidato le sue attività didattiche e scientifiche, dando un contributo significativo allo sviluppo dell’Università della Tuscia”.

Così il professor Maurizio Ridolfi, preside della stessa Facoltà, ha cominciato l’esposizione dei programmi del nuovo anno accademico da poco cominciato.

"La recente apertura del corso di Laurea Magistrale in “Comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità” (LM 59), affiancando le due lauree di primo livello già esistenti in “Scienze della comunicazione” e “Scienza della pubblica amministrazione”, ha corrisposto - ha detto Ridolfi - alle attese da tempo emerse anche nel territorio.

Una prima caratteristica della Facoltà (avente in ateneo il maggior numero di iscritti) risulta da sempre a “misura di studente”: un tratto forte che si vuole preservare e arricchire. La facoltà cura fin dalle origini la sintonia tra le “domande” degli studenti e le “risposte” che essi incontrano, favorendo un percorso di formazione che continua a registrare tassi di iscrizione tra i più elevati in ateneo.

Circa il 30% degli studenti e delle studentesse sono del resto persone in piena attività lavorativa e professionale che, date le caratteristiche dei piani di studio e del calendario accademico, riescono in tal modo a conciliare lavoro e studio.

Si potenzieranno inoltre le opportunità per gli studenti sia di stages professionali.

La Facoltà ha accordi di scambio, tra l’altro, con enti pubblici (Procura della Repubblica e Prefettura di Viterbo, Corte dei Conti.), giornali e media (Istituto Luce, Corriere di Viterbo), organismi economici territoriali (Confindustria, Confcommercio) e aziende private (B&C Marketing).

“L’evento che contraddistinguerà l’apertura della Facoltà a un fecondo incontro con la città e con la cittadinanza di Viterbo è previsto in primavera, quando l’Aula Magna - ha specificato il professor Ridolfi - sarà la sede di una conferenza pubblica sul tema Scienza e fede, con un dibattito cui daranno vita monsignor Lorenzo Chiarinelli, vescovo di Viterbo, e il professor Guido Trombetti, Rettore dell'Università “Federico II” di Napoli, alla presenza del Rettore Marco Mancini”.

Se la correlazione tra didattica e ricerca è uno degli assi della nuova governance a cui il Rettore Mancini sollecita tutto l’ateneo, la Facoltà di Scienze Politiche avvierà già con il 2009 un forte potenziamento della internazionalizzazione, tanto dello scambio di studenti e docenti con altre realtà europee e non quanto delle occasioni di incontri e convegni culturali.

Verranno arricchite le opportunità di soggiorni di formazione all’estero e di apprendistato linguistico.

Il progetto europeo Erasmus offre già la possibilità di periodi di studio all’estero (da 6 a 10 mesi) presso Università europee. La nostra Facoltà ha accordi di scambio con diverse Università, tra cui: Alicante, Barcellona, Cadice, Clermont, Grenoble, Kiel, Lisbona, Parigi, Saarbrücken, Salamanca, Siviglia, Cracovia, ecc).

In merito agli incontri scientifici e culturali di carattere internazionale, si pensi solo a due convegni già programmati nel corso del 2009. Nei giorni 12-13 giugno si terrà il “Fifth Global Administrative Law Seminar”, sul tema “Legality Review in the Global Administrative Space”, promosso dal Dipartimento di Scienze Giuridiche. Nei giorni 29-30 ottobre invece si terrà un convegno di studi storici comparati, sul tema “Fratelli, amici, compagni, camerati.

Linguaggi politici nell’Europa del sud tra Otto e Novecento”, promosso sotto l’egida del Dipartimento di studi sulle Scienze della Comunicazione, in collaborazione con il Centro Studi per la Storia dell’Europa Mediterranea (www.cssem.org) e con l’Ecole Française de Rome.