Riceviamo e pubblichiamo - Come spendere male i soldi per una causa giusta

Da pendolare di lungo corso, mi viene spontanea una domanda: ma l'assessore Dalia sa di cosa parla quando sostiene che l'ammodernamento della linea ferroviaria Roma-Civita Castellana-Viterbo va nella direzione giusta nel collegamento ferroviario Roma Viterbo?

Nessuno nega che quella linea vada migliorata, in quanto anacronistica e vetusta.

Nessuno nega che sia un ottima cosa collegare meglio le cittadine che stanno su quella tratta con la capitale.

Ma qualunque persona che abbia mai preso quella tratta per raggiungere Roma da Viterbo (e dubito che ci sia mai stato qualcuno, capace di intendere e di volere, che l'abbia mai fatto) sa che il potenziamento di quella linea non c'entra nulla con il potenziamento del vero collegamento Roma Viterbo.

E non si può sostenere che la prova della correttezza sta nello stanziamento della regione di 300 milioni di euro da parte della regione.

Se una cosa è senza senso, lo è indipendentemente dal fatto che la Regione abbia stanziato i fondi.

Fondi che sono pubblici, cioè sono soldi nostri: anche dei pendolari che fanno quotidianamente Roma Viterbo e ritorno, sull'unica linea vera, quella che passa per Cesano, che sono costretti ad ascoltare soluzioni fantascientifiche (come quella di raggiungere Roma in un ora e 15 minuti facendo il giro Capranica-Civitavecchia (Cioè sui monti della Tolfa... a 220 Km orari di media), o buttare 300 milioni per il potenziamento di una linea arcaica, anacronistica e di più di 100 Km per arrivare a piazzale Flaminio, quando, la vera soluzione, agli occhi di chiunque sappia di cosa si sta parlando, è il potenziamento della Viterbo-Cesano-Roma Ostiense (poco più di 80 km).

Potrebbe avere senso potenziare la linea Viterbo-Orte-Roma, se si potesse utilizzare la direttissima. Ma qualunque altra soluzione è al di fuori di ogni logica tecnica ed economica ed ha una valenza solo politica.

Mauro Marchino