:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
     
   
Viterbo - Il consigliere del Pd Insogna contro il probabile insediamento
"Campo rom a Tarquinia, un'ipotesi scellerata"
Viterbo - 25 febbraio 2009 - ore 18,00

Riceviamo e pubblichiamo - Ho letto, ho visto ed ho ascoltato con seria preoccupazione tutto quello che si sta configurando in merito alla presunta scelta di realizzare una struttura che ospiti un campo nomade o un centro di accoglienza, non si capisce bene di quale dimensioni e di quale portata numerica, presso il comune di Tarquinia.

In ogni caso dove fosse attuata e posta in essere, questa scelta, io ritengo tale scelta scellerata e poco rispettosa nei confronti dei cittadini interessati ma anche degli stessi destinatari del provvedimento, che assurgono al ruolo di “deportati” amministrativi e politici, pertanto, questa contorta e macchiavellica ( ..il fine giustifica i mezzi … ) decisione offenderebbe la dignità umana e sociale di tutti i soggetti interessati.

E’ una forzatura amministrativa questa che non può essere accettata in quanto non affronta minimamente il problema della gestione di simili strutture, della convivenza e della eventuale integrazione tra diverse culture e diversi sistemi di vita, ma sposta il problema da una parte della regione ad un’altra parte ; e questo fa nascere inevitabilmente una guerra tra “poveri”, vittime tutte di un sistema di amministrare e risolvere le questioni umane e sociali davvero maldestro, semplicistico ed inadeguato, che aggiunge problemi ad altri problemi.

Non può essere accettata perché offende di nuovo, oltre che la città di Tarquinia, la provincia di Viterbo e la Tuscia, vista ed utilizzata sempre in ambito di servitù nazionali e della città di Roma.

Non può essere accettata perché delegittima il Comune di Tarquinia nei poteri fondamentali di scelta e di decisione importanti per la vivibilità del Comune medesimo, dei Comuni limitrofi e della intera Provincia di Viterbo.

Non deve essere accettata per le modalità e l’arroganza politica ed amministrativa con cui si sta procedendo.

Allora io credo che ognuno di noi, impegnato politicamente, debba fare una seria riflessione e prendere una precisa posizione rispetto a questa questione ed anche rispetto a questi metodi poco rispettosi della dignità politica, amministrativa e sociale delle nostre terre e dei nostri amministratori locali, oltre che delle migliaia di persone spostate a forza in luoghi in cui loro non hanno scelto di vivere.

Ognuno di noi, per i ruoli e gli incarichi politici di competenza, dovrebbe farsi carico del problema e cercare di dare voce e sostegno alla giusta e doverosa battaglia intrapresa dal Comune di Tarquinia e dalla Provincia.

Io personalmente cercherò in ambito comunale, mi auguro insieme ai consiglieri comunali tutti, di poter portare un documento in Consiglio che sia di sostegno all’azione amministrativa del Comune di Tarquinia e della Provincia di Viterbo, mi auguro che anche gli onorevoli rappresentanti regionali e nazionali possano fare i loro giusti passi.

Mi auguro (per motivi di decenza) che non vengano attribuiti atteggiamenti di intolleranza e di poca ospitalità a chi si sta contrapponendo al progetto in questione .

Anche io sono convinto che la città di Tarquinia e la Provincia di Viterbo abbiamo già dato e stiano tuttora dando molte dimostrazioni ed abbiano concretamente realizzato azioni di vera ed autentica solidarietà ed ospitalità nei confronti di tanti soggetti comunitari, extracomunitari, razze, etnie, religioni e tradizioni diverse dalle nostre.

Questi sono sentimenti che la nostra terra viterbese ha nel suo dna culturale e sociale da sempre, ma non ci si può fare scudo vigliaccamente di questi sentimenti per trasferire indegnamente questioni sociali di convivenza per decreto o per situazioni di emergenza della Città di Roma (ben più importante dal punto di vista amministrativo, strutturale ed economico del Comune di Tarquinia ed in cui la questione insediamenti di campi nomadi e/o strutture di accoglienza, proporzionalmente ai milioni di abitanti, alla vastità territoriale, ai sistemi di controllo del territorio e delle strutture sociali di integrazione, pesa molto di meno rispetto ad una cittadina di 15.000 abitanti circa residenti e che cresce molto di numero nel periodo estivo, ed anche questo è un aspetto che deve essere valutato rispetto alle ricadute negative dell’eventuale provvedimento).

Io mi schiero apertamente dalla parte del Comune di Tarquinia , dei suoi abitanti, del Sindaco Mazzola , dei Comuni che hanno espresso la loro solidarietà e sostegno, della Provincia e del suo presidente Mazzoli e mi auguro che anche i Colleghi Consiglieri del Comune di Viterbo, così come è stato fatto dai Comuni della Provincia, possano con me sottoscrivere in Consiglio Comunale un documento unitario, che rappresenti testimonianza del convinto sostegno della Città di Viterbo (capoluogo di provincia) alle decisione ed alle azioni amministrative che il Comune di Tarquinia e Provincia di Viterbo hanno preso e prenderanno in materia di salvaguardia sociale, amministrativa, economica e territoriale.

Viterbo 24/02/2009
Sergio Insogna
Consigliere comunale Pd

Copyright 2008 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564