:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
     
   
Viterbo - Vicenda rom - Lettera aperta di Peppe Sini al sindaco Mazzola e al presidente Mazzoli
"Sono addolorato e sconcertato"
Viterbo - 25 febbraio 2009 - ore 19,20

Riceviamo e pubblichiamo - Egregio sindaco ed egregio presidente, e - se me lo consentite - cari amici,

mi ha sconcertato e addolorato leggere sui giornali la vostra opposizione ad accogliere nel territorio viterbese alcune famiglie e comunità nomadi e viaggianti, ed alcuni senzatetto costretti a vivere accampati perché il diritto alla casa é stato loro scandalosamente negato; mi ha sconcertato e addolorato la vostra opposizione a garantire loro nella nostra provincia i diritti che la legge italiana garantisce a tutti; mi ha sconcertato e addolorato la vostra opposizione ad offrire loro nel nostro territorio l'opportunità di vivere in condizioni dignitose.

Perché?

Vi ricordo come persone un tempo impegnate per i diritti umani di tutti gli esseri umani. Perché oggi siete dimentichi di voi stessi, di quelle vostre idee, di quel vostro impegno di solidarietà di un tempo?

Certo che anche tra i poveri e i senzatetto ci sono dei criminali (pochi, perché di solito arricchiscono): ce ne sono anche in Parlamento e persino nel Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana: che facciamo allora, proibiamo a parlamentari e ministri l'accesso al territorio viterbese? Respingiamo tutti gli italiani perché alcuni sono delinquenti?

Sono un gagè che è stato più volte ospite nei campi di sinti e rom: mi hanno sempre accolto con gentilezza e generosità, tutto quello che era sulle loro mense è stato offerto anche a me. Provo uno sdegno profondo per il fatto che vi siano altri gagè che vogliono negare i fondamentali diritti umani a queste nostre sorelle e questi nostri fratelli, che peraltro sono anche in grandissima parte nostre concittadine e nostri concittadini a tutti gli effetti.

Ebbi la fortuna nella mia gioventù di avere a maestro di civile condursi il professor Vittorio Emanuele Giuntella, già ufficiale degli alpini recluso nei lager hitleriani, autorevole rappresentante dell'Opera Nomadi, docente all'Università di Roma, nostro indimenticabile conterraneo.

Vorrei essere fedele una volta di più a ciò che mi insegnò: per questo vi prego di tornare sui vostri passi e dare la disponibilità delle nostre istituzioni locali (tutte le istituzioni locali, tutti i sessanta comuni del viterbese) ad accogliere persone bisognose di aiuto, persone i cui diritti sono stati calpestati.

Un saluto dal vostro

Peppe Sini

già consigliere comunale e provinciale, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Copyright 2008 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564