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Viterbo - Comitato pendolari RomaFirenze - La commissione trasporti ha approvato la risoluzione
"Il governo manterrà gli intercity e i regionali"
Viterbo - 26 febbraio 2009 - ore 18,00

Riceviamo e pubblichiamo - Per i pendolari Umbri e Toscani è un momento di svolta

Importanti passi avanti sono stati fatti proprio in questi giorni, primo fra tutti l’approvazione unanime alla Commissione Trasporti della Camera, nella seduta del 24 febbraio scorso, della risoluzione “Mobilità dei pendolari e adeguamento infrastruttura ferroviaria”, presentata da Michele Meta e sottoscritta anche da numerosi deputati che si stanno interessando da mesi alla questione “sociale” dei pendolari, come Ceccuzzi, Velo, Trappolino, ma condivisa a livello bipartisan in quanto fortemente sostenuta anche dal presidente della Commissione Valducci e dagli altri membri della maggioranza in Commissione Trasporti.

Ci preme sottolineare che il Comitato pendolari Roma Firenze non persegue obiettivi politici e apprezza l’aiuto di tutti. Pertanto il Comitato ringrazia e ringrazierà tutte quelle forze politiche che si batteranno per migliorare la qualità della vita delle migliaia di persone che tutti i giorni prendono il treno per andare al lavoro o all’Università.

Il risultato ottenuto è molto positivo perché obbliga il governo a mantenere gli intercity e i regionali sulla Direttissima fino al 2011. Occorrerà trovare delle soluzioni dopo quella data.

Forte condivisione del “problema pendolari” dimostrata anche dalla Vice presidente della Camera Rosy Bindi, che ha incontrato una delegazione del Comitato RomaFirenze e del Coordinamento pendolari Umbri.

Più volte ribadito dal Comitato Roma Firenze che tutto ciò “è sicuramente un passo importante, una presa di coscienza di un problema che non riguarda solo schieramenti di parte, ma che va a toccare le corde profonde di un sistema, quello del trasporto ferroviario e del pendolarismo che ormai riguarda tutti, perché coinvolge non solo persone che lavorano o studiano, ma anche la stessa sostenibilità dei territori, l’ambiente, la qualità della vita.”

Il Comitato pendolari RomaFirenze dichiara inoltre “ora è importante che vengano messe a disposizione le risorse economiche promesse e che sia trovato un modo per far rispettare gli impegni presi anche a Trenitalia.”

Quanto la faccia da padrone il problema economico è dimostrato dall’esito dell’incontro che il Comitato RomaFirenze ha voluto con il responsabile dei Treni charter di Trenitalia, volto a verificare concretamente la possibilità e l’economicità di avere in linea di un treno charter da Arezzo a Roma con materiale Pendolino ETR 450 dice: ”Purtroppo la proposta di Trenitalia è assolutamente impraticabile. Il costo di un treno ETR 450 con a bordo appunto 450 persone costerebbe 15.000 euro al giorno, ovvero 40 € al giorno per passeggero.” Trenitalia suggerisce che la Regioni intervenga a finanziare questo treno, ma è chiaro che le Regioni se devono spendere devono farlo per treni aperti a tutti.”

Dall’incontro emergono anche altri particolari: “Sembra che ci siano dei treni fortemente a rischio: il Tevere (IC Plus Tevere 578 Roma a Firenze della sera) e l’Arno (l’IC 579 della mattina) che vengono definiti profondo rosso, ovvero in forte passività e quindi a rischio cancellazione.” “Verrebbero sostituiti con dei regionali, con aumento dei tempi di percorrenza e il rischio della lenta”

Nonostante quindi le difficoltà sui binari sembrano moltiplicarsi di giorno in giorno, tanto da non fare più notizia - ultima disavventura in ordine di tempo appena due giorni fa quando l’Intecity 592 ha maturato 2 ore e mezza di ritardo per rottura del pantografo – i comitati pendolari si stanno muovendo, stanno vagliando ogni opportunità su svariati fronti: sul fronte centrale, per cercare di ottenere atti che assicurino per il futuro, non solo prossimo, la percorrenza in Direttissima dei treni, sul fronte territoriale, spingendo le Regioni ad un coordinamento fruttuoso e anche con Trenitalia, interlocutore meno malleabile ma da non escludere.

Intanto si attende l’esito della manifestazione del 27 febbraio a Chiusi, occasione importante per “ribadire a tutte le istituzioni e alle associazioni di categoria che qui si sta giocando una battaglia importante, dal cui esito dipende la vitalità dei piccoli centri e il benessere di centinaia di famiglie.”

Comitato pendolari RomaFirenze

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