- «È stato messo un punto fermo al tormentone targato Ici. Dopo la norma interpretativa del 2007, dal Parlamento arriva una nuova norma, che accolta con piena soddisfazione da Confcooperative, dovrebbe chiarire la definitiva esclusione dei fabbricati rurali dal tributo dell’Ici».

Questo il commento di Confcooperative nazionale all’approvazione definitiva del “milleproroghe” che riconosce la non assoggettabilità dei fabbricati rurali all’Ici.

«L’auspicio – prosegue la nota – è che questo principio non venga messo in discussione ogni stagione e che questo ulteriore chiarimento costituisca un punto fermo per evitare che il mondo agricolo venga reinvestito da una nuova inutile querelle. La proposta che Confcooperative aveva presentato al Parlamento e al Governo mirava a fugare ogni dubbio interpretativo in materia. Da oggi saranno trattati in egual modo sia i fabbricati rurali delle cooperative sia quelli degli imprenditori agricoli individuali».

Viva soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente dell’Unione Provinciale di Viterbo, Bruna Rossetti: «L’approvazione del provvedimento rappresenta una grande vittoria frutto del lavoro che, quotidianamente e a tutti i livelli, Confcooperative svolge per le proprie associate. L’introduzione dell’Ici, soprattutto per il tessuto agricolo viterbese, sarebbe stato un ostacolo enorme che avrebbe rischiato di mettere in ginocchio un’intera fetta di mercato»