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Viterbo - Dura reprimenda del segretario provinciale del Pd
Talete allo sbando, Allegrini accusa Mazzoli e Marini
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 28 febbraio 2009 - ore 1,30

Angelo Allegrini
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- Talete affoga nell’indifferenza generale e chi prima avrebbe dovuto impedire che la società pubblica arrivasse con l’acqua alla gola e dopo tuffarsi per portarla in salvo, se n’è rimasto con le mani in mano. O meglio. Ha fatto tante chiacchiere per coprire il sostanziale immobilismo.

E’ un giudizio politico molto pesante quello del segretario provinciale Pd Angelo Allegrini. Soprattutto perché sotto accusa mette il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli. Stesso partito, ma divisi dall’acqua.

Il presidente della Provincia – dice Allegrini – è anche presidente dell’Ato. C’è il grave problema del Siit (Servizi idrici integrati della Tuscia), che non passa in Talete, così come tanti comuni. Perché non li commissaria? E’ una mancanza grave.

Mi rendo conto che le mie sono parole pesanti. Lo faccio nella consapevolezza d’essere alla vigilia di un possibile fallimento di Talete e quindi della gestione pubblica”.

Mazzoli accusato d’avere perso tempo inutilmente, ma il segretario non risparmia critiche nemmeno al sindaco di Viterbo Giulio Marini. La “levatrice” di Talete, colui che l’ha fatta nascere, quando era a palazzo Gentili.

Il primo cittadino di Viterbo – continua Allegrini – come socio di riferimento del Siit, ha più volte dichiarato d’essere favorevole allo scioglimento e successivo passaggio in Talete, senza che mai avvenisse”. Invece la vicenda sta prendendo una brutta piega.

Pare che l’assemblea del Siit abbia deliberato di ricorrere contro Talete, per avere un milione di euro che le spettano. Sarebbe il colpo di grazia.

“Sono preoccupatissimo per le sorti di Talete – prosegue Allegrini – è in gioco la sopravvivenza della gestione pubblica dell’acqua. Siamo all’assurdo. I soci del Siit sono sindaci, molti dei quali sono dentro Talete. In pratica fanno ricorso contro se stessi”.

Se su Talete cala il sipario, sono dolori. “Non solo per l’inevitabile rincaro delle tariffe – spiega Allegrini – la responsabilità di un fallimento non sarà solo morale e politica, ma anche legale e giuridica. Per i comuni, a partire dal maggior azionista, Viterbo. Ma anche l’Ato e il Siit stesso”.

La situazione è disperata, ma per Allegrini qualche flebile possibilità per il salvataggio, ancora c’è. “A patto che Mazzoli è Marini devono intervengano seriamente. Altrimenti sarà chiarissima la responsabilità di chi avrà fatto fallire Talete”.

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