Francesco Bigiotti, consigliere provinciale Udc Copyright Tusciaweb

Riceviamo e pubblichiamo - Tutti gli operatori dell'assistenza domiciliare integrata che prestano la loro opera in 18 Comuni dell'Alto Viterbese, tra cui Bagnoregio, Acquapendente, Bolsena e Montefiascone, con quest'ultimo come capofila, dal 12 febbraio prossimo dovranno interrompere il loro lavoro perché la Regione Lazio non trasferisce più i soldi per garantire questo prezioso servizio.

Purtroppo i costosi comunicati di propaganda che ogni giorno leggiamo sui giornali e sulle pareti delle nostre città, tendenti ad esaltare le qualità ed il lavoro della Regione Lazio non rappresentano la realtà dei fatti.

La fallimentare gestione generale si sta ripercuotendo anche nella nostra provincia, ora non solo il lavoro e lo stipendio di centinaia di lavoratori e lavoratrici è in serio pericolo, ma si rischia di dover chiudere un servizio di primaria importanza come quello dell'assistenza agli anziani.

Il bilancio dei piccoli comuni non consente di sostenere le spese che tale servizio prevede e senza il trasferimento regionale delle competenze dovute, i nostri anziani indigenti si troveranno costretti o a sborsare di tasca propria o a rinunciare ad essere accuditi.

Trovo che non si possa perdonare a chi troppo spesso si riempie la bocca con parole come solidarietà o sussidiarietà, il fatto di restare assolutamente passivo e indifferente davanti a problemi macroscopici come questo.

Due anni fa ci trovammo nella stessa identica situazione, con i Comuni costretti ad anticipare per conto della Regione al fine di garantire e non interrompere il servizio, evidentemente per qualcuno essere.

Auspico che l'assessore Regionale competente si renda conto di quanto drammatica sia questa situazione e porga rimedio in tempi brevissimi.

Francesco Bigiotti