- Si è appena conclusa la tournée romana del regista Sandro Nardi e della sua compagnia teatrale "Il cerchio invisibile", in scena al teatro Due dal 27 gennaio al primo febbraio con “Metamorfosi mutamenti surreali”, riadattamento in chiave contemporanea delle Metamorphosis di Ovidio.

Lo spettacolo, inserito in Exit - rassegna di giovani compagnie di teatro sperimentale curata dall’Agis Lazio - segna il debutto de "Il cerchio invisibile" nel
panorama del teatro di sperimentazione nazionale, si sviluppa sulla concezione di
uno spazio teatrale moderno scolpito essenzialmente dai corpi degli attori, con
scenografia essenziale, scarna, non più imitazione della realtà ma costruzione di
qualcosa d’altro in cui lo spettatore è costretto a ricreare coordinate di senso
completamente destabilizzate.

Uno stile teatrale progettuale e di ricerca, che ormai da anni caratterizza il lavoro di Sandro Nardi e di una compagnia teatrale che cresce e opera tra Fabrica di Roma e Pitigliano, nata nel 2004 come tappa finale di un articolato percorso di formazione teatrale che aveva coinvolto i giovani del territorio in una scommessa di teatro fatto da e rivolto ai giovani.

A dicembre scorso, al PalArte di Fabrica di Roma , già nello spettacolo “Oooh, ingenue meraviglie fra circo e teatro” è emersa tutta la forza innovatrice del teatro di Nardi, che se per “Metamorfosi” immerge il pubblico nel suono e nella bellezza del testo del grande Ovidio, qui sceglie l’uso essenziale della parola – quasi ridotta a semplici suoni o lallazioni incomprensibili - per lasciare spazio alla gestualità e alla corporeità, alla musica, alle luci ed ai colori, in un viaggio surreale e magico tra acrobati, giocolieri, danzatori per scoprire di potersi ancora stupire e come i bambini trovarsi ad esclamare “Oooh”…

Un percorso in continua evoluzione positiva, che bene si inserisce nell’Officina
Culturale Quarta Parete, poliedrico progetto culturale con il quale Il Cerchio Invisibile Associazione Culturale è risultato vincitore del bando 2008-2009 dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio per la produzione, formazione e promozione nella provincia di Viterbo delle arti performative contemporanee e dello spettacolo dal vivo.

L’Officina realizza il sogno di Nardi di lavorare nel territorio dove è nato e nel quale ha scelto di vivere e operare, condividendo con la comunità sociale un’idea di ricerca, di teatro nuovo e dirompente, accettando anche la fatica di farsi divulgatore di una cultura dello spettacolo e della formazione e fruizione culturale
ancora poco diffusa in questa realtà locale.