- Visto il successo di pubblico e di critica è stata prorogata di un mese, fino al prossimo 8 marzo, la personale del maestro Gianni Testa, “Il Volto e la Maschera” in corso a Viterbo, presso il Museo del Colle del Duomo (Palazzo dei Papi).
Inaugurata lo scorso 11 gennaio, la rassegna propone alcune delle più prestigiose opere dell’artista romano che in passato ha partecipato a collettive assieme ai maggiori maestri contemporanei quali Quaglia, Mazzacurati, Levi, Guttuso, Calabria, Fazzini e Purificato.
“L’enorme suggestione dell’arte, la sua capacità di trasmettere sentimento ed emozioni -afferma Luigi M. Lombardi nell’introduzione al catalogo- sono testimoniate anche dalla tendenza di tanti e tanti artisti di rivolgersi ai capolavori del passato, più o meno recente, per riprodurne totalmente o parzialmente, tratti e figure filtrati attraverso la propria personale sensibilità.
Si realizza così un peculiare equilibrio tra l’esigenza di riprodurre e quella di ricreare e in tale equilibrio spesso si raggiungono alti, coinvolgenti livelli espressivi.
È il caso, tra gli altri di Gianni Testa che in questa mostra ci offre tappe salienti di un itinerario al mondo dell’arte del passato e, contemporaneamente e non contraddittoriamente, un suo personale discorso artistico denso di notevole suggestione”.