Riceviamo e pubblichiamo - Il 27 gennaio si è celebrata in tutta la Provincia, meno che a Tarquinia, la Giornata della Memoria, in ricordo delle vittime dei campi di concentramento.

Partendo dal capoluogo, fino al più sperduto paesello della nostra Provincia, le amministrazioni comunali, d’accordo con gli istituti scolastici, hanno organizzato incontri, dibattiti e cerimonie.

L’amministrazione comunale tarquiniese, invece non ha organizzato nessuna manifestazione. Se il buongiorno si vede dal mattino, anche martedì 10 febbraio, giorno dedicato al ricordo degli italiani gettati nelle foibe carsiche dai comunisti jugoslavi, gli immobili amministratori comunali rimarranno inerti.

La precedente amministrazione di centro-destra, guidata dal Sindaco Giulivi, organizzò per diversi anni entrambe le manifestazioni, con la partecipazione di esponenti della comunità ebraica e dei profughi italiani costretti a fuggire dalla loro terra natia.

Forse il sindaco Mazzola è troppo impegnato a firmare discutibili accordi con l’Enel, a lanciare appelli su inesistenti invasioni di zingari e a fare passerella, invece di controllare l’operato del suo assessore alla Cultura.

Questo centro-sinistra, che dimostra di non avere memoria del passato, come può pensare di costruire il futuro della nostra città?

Mimma Arpini
Presidente del Circolo AN di Tarquinia