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Gianmaria Santucci |
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- Seppure resta aperto il tavolo regionale per l’accordo, l’ingresso dell’Udc in Provincia sembra ormai un capitolo chiuso e responsabile del partito, Gianmaria Santucci oggi sul Messaggero si toglie qualche sassolino.
“Con noi fuori dalla mischia – dice - i nodi sono rimasti tutti.
Altrimenti non starebbero discutendo del quarto rimpasto in meno di quattro anni.
Ecco perché potevamo essere una soluzione e non certo il problema, che è tutto interno al Pd".
Come mai si è arrivato al nulla di fatto?
“Tra loro discutono - dice Santucci - ma non ho mai visto la volontà vera di dialogare, la cosa è apparsa come un’imposizione non condivisa. Discorso chiuso?
E’ stato lui a ribadirlo in consiglio.
Il ragionamento del presidente è stato deludente. Dopo il pasticcio che è successo, ha detto di aver già risposto a tutte le esigenze programmatiche.
La domanda dunque è questa: se andava così bene, perché volevano una mano da noi?”.
Già, perché? “C’è un accanimento terapeutico verso un’amministrazione sconfitta – continua Santucci - perché solo l’idea che gli sposettiani dicano che Mazzoli perderà le elezioni significa che questa è morta. E ora si trovano di fronte a un bivio: o azzerare tutto e ricominciare come proponiamo noi, o andare avanti così.
Ma prima o poi il 2010 arriva”.