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Viterbo - Raffaele Ascenzi racconta la opera e commenta quella di Vittori
"Quella di Arturo è una macchina leggera..."
di Maria Letizia Riganelli
Viterbo - 5 febbraio 2009 - ore 0,45

Raffaele Ascenzi
Speranza, la macchina progettata da Raffaele Ascenzi
Raffaele Ascenzi e la sua musa Valeria
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- Speranza nasconde un segreto. Una promessa. La Macchina ideata da Raffaele Ascenzi e scartata dalla commissione di S. Rosa cela un particolare che probabilmente la rende ancor più preziosa. Almeno agli occhi innamorati dell'architetto.

Sono molto dispiaciuto che non sia stato scelto il mio progetto – dice Raffaele Ascenzi – perché a Speranza sono legato a doppio filo. Il primo è ovviamente il Trasporto il secondo invece si chiama Valeria. Ho ideato Speranza pensando a lei e facendomi ispirare da lei. A lei l'ho donata ma purtroppo resterà chiusa in cassetto”.

Ascenzi è un po' amareggiato ma nessuna vena polemica trapela dalle sue parole quando para di Fioredelcielo la Macchina di Arturo Vittori che ha vinto il concorso.

E' una bellissima composizione - dice Ascenzi - e sono molto curioso di vederla attraversare le vie di Viterbo. Arturo è un mio amico e un grande professionista e sono sicuro che saprà farne una grande macchina.

La sua visione della Macchina è completamente diversa da quella che ho io.

Arturo ha progettato una macchina cha dà una sensazione di leggerezza, i petali di rosa che volano da Fioredelcielo e le aperture contribuiscono a questa sensazione.

Io invece, ma è solo una mia visione, vedo la Macchina come qualcosa di pesante che grava sui facchini che la trasportano. La sua creazione dà più la sensazione di qualcosa di etereo”.

Visioni diverse, opposte che hanno generato due modelli completamente diversi che hanno già fatto dividere i Viterbesi.

Tanto che su internet si sprecano i gruppi in sostegno della macchina di Ascenzi e che criticano aspramente quella di Vittori soprattutto per la novità introdotta dall'architetto di Bomarzo.

Fioredelcielo infatti avrà un dispositivo interattivo che in base all'intensità degli applausi la farà illuminare di più. “Posso paragonare questa novità – dice ancora Ascenzi – a quella dell'apertura delle ali per Ali di luce. Ricordo che all'inizio il meccanismo non fu accettato e ci furono molte critiche. Un po' quello che sta succedendo adesso. Ma ogni novità che viene introdotta alla Macchina di Santa Rosa suscita critica perché la tradizione del Trasporto è molto radicata e i viterbesi ci tengono in particolar modo.

Comunque sono molto curioso di vederla, soprattutto con le fiamme vive. Anche perché io ho sempre pensato al Trasporto come qualcosa di mistico e silenzioso il fragore non mi piace, staremo quindi o a vedere quello che succede, Vittori è un ottimo architetto”.

A tormentare Ascenzi però qualcosa c'è.

Purtroppo credo che Fioredelcielo non riuscirà a essere pronta per il 3 settembre del 2009. E non sono molto contento di veder ancora Ali di luce attraversare la città, i viterbesi non lo sarebbero perché è una macchina vecchia. Quella nuovo c'è già. Ma se non ricordo male iniziammo la costruzione di Ali di luce a febbraio mentre ora siamo ancora fermi alla fase dell'idealizzazione.

Mancano diversi passaggi tra cui l'aggiudicazione dell'appalto. Questo non mi fa ben sperare”.

Speranza a parte.

Speranza la macchina di Ascenzi
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