Alessandro Antonelli, presidente dell'Università agraria di Tarquinia Copyright Tusciaweb

Riceviamo e pubblichiamo - Leggendo la rassegna stampa prendo atto del fatto che gli esponenti di Rifondazione comunista non parteciperanno alla prossima assise di consiglio.
Un bell’esempio di senso del dovere e di rispetto verso l’Università Agraria, un contegno che sa di fuga dalle proprie responsabilità.

Per ammissione dello stesso, Giovanni Leoni preferisce occuparsi dell’elezione del consiglio regionale della Sardegna o della dimensione nazionale anti Veltroniana del suo partito piuttosto che delle beghe dell’Università Agraria di Tarquinia.

Forse è lui che dovrebbe rendere conto del suo operato ai suoi non numerosissimi elettori che gli hanno consentito di divenire consigliere dell’Università agraria, e che lo vedono girovagare per l’Italia senza occuparsi di adempiere al suo mandato e ai doveri di consigliere.

Mi domando se tutti si comportassero come lui cosa ne sarebbe degli enti pubblici.

La data di convocazione del consiglio dell’ente è dettata da esigenze di urgenza e improrogabilità e non potevamo stare certo ai comodi di chi gioca a fare il salvatore della patria su commissione.

Quanto ai debiti fuori bilancio, Leoni non offenda l’intelligenza delle persone: definire noi spendaccioni è ridicolo quando andiamo a liquidare i debiti di gestioni condotte negli anni 90 da persone a lui vicine.

Se pensa di buttare polvere negli occhi della gente sbaglia due volte, la prima perché le carte non mentono, la seconda perché tutte le delibere di giunta, e quelle di consiglio in cui si prevedevano le spese sono votate da lui o chi per lui.

Rinnegano loro stessi, si nascondono dietro gli altri accusando per non essere accusati, scappano dalle loro responsabilità, flirtano con il centro destra per punire il Pd. Questa non è la sinistra storica del nostro paese, è una brutta copia che demolisce gli altri per conquistare poltrone, ben venga il 4%.

Ricordo a Leoni che i voti veri dei cittadini che credono ancora in una sinistra radicale forte e più seria degli attuali esponenti, non sono mai stati rappresenti dall’attuale segretario e capogruppo Leoni, ma da quei consiglieri che ancora oggi condividono il programma di maggioranza e che il suo alto spirito di democraticità ha allontanato dal suo partito.

I consiglieri presenti sapranno assumersi le loro responsabilità con spirito di dedizione, chi non c’è avrà dimostrato che dietro tanto rumore c’è il nulla, noi veramente umili tuteleremo l’ente dopo gli sprovveduti spendaccioni e distratti amministratori del passato.

Alessandro Antonelli
Presidente dell'Università agraria di Tarquinia

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