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Viterbo - Vetralla - Interviene Bernabei dell'Atc Vt2
"Che ripopolamento sventurato..."
Viterbo - 6 febbraio 2009 - ore 16,30

Riceviamo e pubblichiamo - “Inizia in maniera sventurata il ripopolamento 2009 da parte dell’Atc Vt2 a Vetralla.

Per prima cosa, devo precisare che il giorno 30 gennaio presso la Federcaccia alla presenza del presidente dell’Atc Vt2 Pilli Giuseppe, del presidente dell’Enal caccia, del segretario della sezione di Vetralla della Federcaccia, del sottoscritto e di alcuni cacciatori del posto, si è svolta una riunione per decidere il luogo più adatto a liberare le lepri 78 esemplari destinate al ripopolamento 2009 nel nostro comune.

Sono Consigliere dell’AtcVt2 e voglio testimoniare quanto accaduto a Vetralla.

In buona sostanza a mio avviso si è deciso di lasciare un certo quantitativo di lepri in zone non certo vocate per la specie, Lepus europaeus, destinandole altresì in aree fortemente urbanizzate o vicino le abitazioni e, nel migliore dei casi, all’interno di alcune aie.

Mentre le altre, in verità molte di più aggiungo io, sono state liberate a Montecalvo ed in aree limitrofe o comunque idonee per tale scopo.

In pratica nonostante la maggioranza dei cacciatori presenti avrebbe voluto destinare la totalità degli animali in zone estremamente adatte, come Montecalvo e luoghi piu’ idonei, al contrario, sia Pilli che il presidente dell’Enalcaccia ed il segretario della locale sezione Federcaccia, ammiccavano ad una soluzione del tipo accontentiamo tutti e vogliamoci bene.

A nulla è valsa la forte opposizione di molti dei presenti e del sottoscritto ad un simile modo di operare. Infine ed in barba alla democrazia, nonostante venisse presentata da molti dei presenti una soluzione diversa, non si è scelto di porla a votazione.

Vorrei anche dire che, nel ringraziare l’amministrazione comunale di Vetralla per la grande sensibilità dimostrata nel mettere a disposizione il suo territorio così vasto e di incomparabile bellezza naturalistica, tengo a ricordare appunto che, Vetralla dispone di diverse migliaia di ettari di terreni estremamente vocati per la quasi totalità delle specie animali appartenenti al patrimonio faunistico nazionale, e quindi, soprattutto per la lepre.

Ora mi chiedo: perché lanciare selvaggina in zone inadatte, quando se ne hanno a disposizione una quantità invidiabile di altre assolutamente valide al ripopolamento?.

Se devo fare una riflessione sul futuro posso dire che quello che succede in altri luoghi bisognerebbe chiederlo al responsabile, anche se, come si usa dire se il buon giorno si vede dal mattino, ognuno tragga le proprie conclusioni.

Per il futuro, oltre ad essere muniti di una palla di vetro, bisognerà sperare che altri miei colleghi consiglieri e soprattutto le associazioni venatorie, si esprimano chiaramente su come utilizzare le specie destinate al ripopolamento: intraprendere una strada dritta e senza ostacoli come quella di voler accontentare tutti, quindi anche i cacciatori non degni di tale nome, continuando a liberare selvaggina dove capita , oppure intraprendere quella che è l’unica via perseguibile se si vuole raggiungere un obbiettivo certo ed incontrovertibile, il ripopolamento serio in zone vocate e con animali di ottima qualità. Tutto ciò non farà la felicita di tutti ma l’incremento del patrimonio faunistico venatorio oltre la gioia dei cacciatori, sarà anche quella dei cittadini desiderosi di preservare la fauna nazionale.

Luigi Bernabei
Consigliere dell’Atc Vt2

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