Riceviamo e pubblichiamo - Non è stato mai generoso, Equitani, nel dare risposte alla minoranza e nel fugare i dubbi e le perplessità sul suo operato, ma sembra che in questi ultimi mesi di mandato stia facendo di tutto per non riconoscere più neanche il suo ruolo istituzionale.

Lo fa infischiandosene di quella che dovrebbe essere la trasparenza nell’atto amministrativo e calpestando le più elementari nozioni di dialettica democratica all’interno dell’istituzione che lui per primo rappresenta, vale a dire il consiglio comunale. Così la famosa interrogazione sulle strane sovrapposizioni tra coop. Elce e Pluriservizi Bolsena, risalente addirittura al luglio scorso, poi reiterata nel mese di ottobre, ha alla fine avuto quattro (e sottolineo quattro) righe di risposta, che però non fanno chiarezza su nessuno degli argomenti sollevati.

Quindi nessuna risposta sul perché siano state modificate le clausole del bando per la coop. Elce, nessuna risposta sul perché i cittadini dovranno pagare a parte alcuni servizi che prima erano compresi nel bando, nessuna risposta sullo spreco di denaro pubblico, nessuna risposta infine sul motivo che ha spinto il sindaco a scavalcare il responsabile dell’ufficio tecnico nell’esercizio di funzioni che sono sua specifica prerogativa. Solo ovvietà che nulla hanno a che vedere col tema oggetto dell’interrogazione.

Non è la prima volta che non otteniamo risposte: in questi anni tutta la minoranza ha dovuto compiere un percorso ad ostacoli per partecipare attivamente alla vita amministrativa.

L’ostinazione di Equitani nel non spiegare il perché delle sue scelte quando queste riguardano i soldi dei cittadini ha fatto solo tracimare un vaso già colmo.
Conseguenza di tale situazione è stato il necessario abbandono, nella seduta di ieri, dell’aula consiliare da parte di tutta la minoranza in segno di protesta contro la totale mancanza di trasparenza negli atti compiuti da Equitani e contro il suo atteggiamento, estremamente offensivo e lesivo dei diritti dell’istituzione che, come consiglieri, rappresentiamo.

Nonostante però i suoi tentativi di recuperare il terreno perduto e i voti dei cittadini che in questi anni hanno imparato a conoscerlo, è ormai chiaro alla comunità bolsenese che questo stato di cose non può continuare ed ha perciò bisogno di una decisa inversione di rotta.

Si tratta ormai di aspettare qualche mese, sperando che in questo breve lasso di tempo Equitani non compia atti di cui poi saranno i suoi concittadini a dover pagare le conseguenze.

Radames Petti
Capogruppo Pdci
Consiglio Comunale di Bolsena