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Viterbo - Giunta An nel caos per decidere i delegati al congresso
Eravamo quattro amici al bar...
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 7 febbraio 2009 - ore 3,15

Enrico Maria Contardo e Antonella Stella
- Vengo anch’io? No, tu no!

Troppi pretendenti e troppo pochi posti per partecipare all’ultimo congresso di An il 12 marzo, quello che sancirà la fine del partito, per confluire nel Pdl.

Così nella riunione di giunta convocata per decidere i delegati, l’altra sera è successo il finimondo.

A farne le spese, Enrico Maria Contardo, che pensando di fare un favore a tutti, ha lanciato l’idea su come stabilire i fortunati partecipanti. Otto in tutto, perché gli altri ci andranno di diritto, facendo parte del direttivo o essendo deputati ecc ecc.

Così se Gabbianelli, Allegrini, Moretti, Lega e altri sanno d’esserci, tutto il resto è un’ipotesi.

Secondo la teoria Contardo, dovrebbero partecipare i quattro sindaci di An, il presidente provinciale e il vice, un rappresentante del comune di Viterbo e uno della Provincia. Quindi: Gabriela Grassini, Antonio Cianchi, Contardo, Gemini, i sindaci Giampieri (Civita Castellana), Micarelli (Capodimonte), Naddeo (Gradoli) e Bartoccini (Ischia).

Tutti d’amore e d’accordo? Manco per idea.

L’atmosfera si scalda. I toni s’accendono. Fuoco di veti incrociati. Primo obiettivo Massimo Gemini, consigliere provinciale An.

Accusato di non avere nemmeno la tessera del partito. Stessa sorte per il sindaco di Ischia. Scartati.

Il primo sostituito da Antonio Fracassini, sembra su spinta del presidente Grassini, il secondo dal decano Pizzi.

E vissero tutti felici e delegati? Manco per idea (bis).

Perché una Stella ancora non brilla. Quella di Antonella.

L’ex consigliere comunale avrebbe puntato i piedi. “Per cinquanta voti – avrebbe detto – non sono entrata in consiglio comunale. Se non vado al congresso esco dal partito”.

Minaccia che non ha provocato grossi sconquassi. Tranne qualche sbadiglio tra i presenti. Per fortuna, il vice presidente Cianchi le ha ceduto il posto.

Composta la rosa dei magnifici otto, si è passati alla votazione. Cinque a favore e quattro astenuti. Tutti gli altri, assenti. Su un totale di quattordici. Pochini.

Magari saranno di più la prossima volta. Semmai si dovesse rivedere l’elenco dei delegati.

A giorni dovrebbe arrivare il regolamento del congresso. E se questo dovesse stabilire che è possibile iscriversi fino a ridosso del congresso, chi non ha ancora la tessera, potrebbe reclamare il suo posto.

Costringendo la giunta a riunirsi. Stavolta non in federazione.

Tanto, vista l’entusiasmante partecipazione agli incontri, va bene anche al bar. In un tavolo da quattro.

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