Riceviamo e pubblichiamo - In queste settimane abbiamo guardato con rispettoso silenzio al dolore della famiglia Englaro e ci siamo indignati per la volgare messa in scena di una politica violenta verso i corpi e sentimenti delle persone, asservita per ragioni elettorali ai diktat delle gerarchie vaticane e distante dal sentimento diffuso dello stesso mondo cattolico.

Una politica che si riempie la bocca di difesa dei valori cattolici (vero senatrice Allegrini?) e trova normale sostenere provvedimenti, come quelli contenuti nel pacchetto sicurezza, che legalizzano le ronde, negano il diritto alle cure mediche, introducono le schedature nelle nostre città per i senza fissa dimora.

L'elogio della cattiveria di questo governo e della sua maggioranza è indice di una vocazione contro la coscienza civile e contro i diritti delle persone.

In queste ore le ragioni stesse della Costituzione, gli equilibri istituzionali, lo stato di diritto, sono calpestati da una serie di atti autoritari del governo Berlusconi che non hanno precedenti nella storia dell’Italia repubblicana.

Strumentalizzando il dramma di Eluana Englaro e della sua famiglia, Berlusconi prima tenta di imporre un decreto contro il parere del presidente della Repubblica e poi costringe il Parlamento ad approvare una legge in poche ore, colpendo i valori democratici, la sovranità del Parlamento, l'autonomia della magistratura.

Ciò che sta avvenendo non solo è umanamente spietato, ma è un colpo gravissimo allo stato di diritto che Berlusconi e la maggioranza di centrodestra vogliono sottomettere a una logica proprietaria delle istituzioni.

E' una rottura costituzionale da regime.

L’enormità del pericolo che corre la democrazia italiana impone di fare fronte subito, con la mobilitazione, contro il disegno annunciato da Berlusconi.

Movimento per la Sinistra della Tuscia