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Viterbo - Caso Englaro - Interviene la senatrice Laura Allegrini
"Chi può decidere come e quanto vivere?"
Viterbo - 8 febbraio 2009 - ore 16,00

La senatrice Laura Allegrini
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Riceviamo e pubblichiamo - Cari viterbesi,
anche io, come tutti i miei colleghi senatori, ho ricevuto oggi il telegramma che mi convoca d'urgenza per esprimere il mio voto sul disegno di legge del governo per il divieto di sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione, in attesa del varo della legge sul testamento biologico.

In questi mesi e in questi ultimi giorni di discussione sulla vicenda Englaro non ho mai vacillato, perché è forte il mio convincimento, che la vita non è un bene disponibile, anche quella appesa a un filo.

Ecco perché sono contraria alla pena di morte.

Ecco perché ritengo che la bellezza della vita non la faccia solo la sua pienezza, o il fatto che si dispieghi nel massimo delle sue potenzialità, fisiche o morali.

La bellezza della vita è nella sua essenza, nel suo miracolo biologico e nella gioia o nel dolore che ogni vita procura: a chi la vive o a chi questa vita circonda.

Penso che il mio essere cattolica influenzi fortemente il mio giudizio. Io, come tanti, non lo nego, anzi ne sono orgogliosa.
Ma è innegabile che la difesa della vita è nel diritto naturale che ha radici laiche, cioè non legate a una particolare confessione religiosa.

I principi costituzionali e la valutazione del corretto rapporto tra poteri dello stato portano, speditamente, ad un'unica conclusione. La stessa che mi suggerisce la mia coscienza.

Nessuno, né una sentenza, né una norma, possono negare alimentazione e idratazione a chi ne ha bisogno.

Nessuno ha il diritto di arrogarsi il diritto di far cessare anche un anelito, un soffio di vita soprattutto, ma non solo, se il titolare di quella vita non può farci capire cosa realmente desidererebbe. Anche chi tenta il suicidio risale la china.

Chi può decidere come e quanto vivere, anche semplicemente soffrendo?

No, non può essere un protocollo o la comprensibile sofferenza di un padre e una madre.

Non può essere il vincitore di una battaglia istituzionale o politica.

La vita ha, secondo me, un valore trascendente.

Vado convinta e commossa a votare: per tutti quelli che, come me, credono nel valore della vita e che la vita sia un valore.
Laura Allegrini
Senatrice An

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