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Viterbo - Lite tra "squillo" a Tarquinia - Il suo aguzzino pretendeva 300 euro al mese per l'affitto della piazzola
Non poteva pagare il "pizzo", prostituta picchiata a sangue
Viterbo - 9 febbraio 2009 - ore 11,45

- Non litigavano per i clienti, né tantomeno per il "posto" occupato sulla strada.

Dietro la rissa tra le tre prostitute avvenuta ieri a Tarquinia, c'è l'ombra del racket.

Una delle tre "squillo", una donna ghanese di 25 anni, avrebbe subito un vero e proprio agguato da parte delle altre due, nigeriane di 28 e 29 anni.

La giovane, infatti, era minacciata dal suo aguzzino, che pretendeva 300 euro mensili per l'angolo di strada occupato ogni notte.

La prostituta, che aveva regolarmente pagato l'affitto della piazzola, gli avrebbe detto di non potergli pagare il mese di gennaio perché, a causa del maltempo, non aveva potuto lavorare a sufficienza.

Ma l'uomo non ha voluto sentire ragioni. E ha organizzato una vera e propria spedizione punitiva, facendola picchiare dalla sua compagna e da un'altra donna, entrambe prostitute. Una la teneva ferma, l'altra la picchiava, mentre l'uomo, presente anche lui, avrebbe assistito alla scena.

Inutili i tentativi di fuga delle due donne. Entrambe sono state bloccate e arrestate. Gli agenti sono ora sulle tracce dell'aguzzino.

Alla fine, allertata da una telefonata disperata, è intervenuta la polizia di Tarquinia, che ha trovato sulla piazzola tracce inequivocabili del pestaggio: sangue, ma anche ciocche di capelli.

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