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Viterbo - Ordinanza coprifuoco - Il sindaco Marini aderisce (per gioco) alla petizione di Azione Giovani
"...E allora firmo pure io!"
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 9 febbraio 2009 - ore 0,50

Giulio Marini
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- A Carnevale ogni scherzo vale.

Così il sindaco Giulio Marini e l’assessore Paolo Muroni ne fanno uno ai ragazzi d’Azione Giovani. Firmando la petizione con cui si chiede di rivedere la delibera che stabilisce all’una di notte la chiusura dei pubblici esercizi.

“Se ci stiamo prendendo in giro – spiega il primo cittadino – facciamolo fino in fondo. Quindi firmo pure io. Ognuno presenta la petizione che vuole, ma su tutta la vicenda si sta facendo un polverone inutile”.

La chiusura all’una fa discutere. “Il provvedimento di Muroni è saggio – spiega il sindaco – e non mi pare che abbia danneggiato nessuno. A chi ci ha chiesto deroghe, le abbiamo date. A Roma l’ordinanza prevede la chiusura alle due e senza deroghe. Nessuno si lamenta”.

Perché a Viterbo sì, cos’è cambiato?

“E’ cambiato – precisa Marini – che stiamo dando un senso a tutta la materia. Ad esempio, con la Municipale stiamo verificando circoli e associazioni che camuffati da pubblici esercizi arrecano un danno a chi lavora. Quindi non stiamo danneggiando una categoria, anzi. Di più non vedo.

Solo una polemica politica e basta. Che capisco. Ma oltre questo, niente. Si sta utilizzando il provvedimento per propri fini. Di che stiamo parlando? Non sono questi i problemi della città.

Pensare che tutto ruoti attorno a quello che succede la notte, è molto restrittiva come impostazione, distoglie l’attenzione dalle questioni vere. Dobbiamo pensare a tante altre cose”.

Ovvero?

“Il Comune deve garantire ai giovani – prosegue – occasioni d’aggregazione, cultura, sport. E’ qui che mi sto impegnando. Sto sistemando le società, avviando opere pubbliche, dimettendo immobili per trovare gocce di produttività, un investimento per Viterbo. Questa è la mia preoccupazione. La notte ognuno fa quello che vuole, nel rispetto degli altri. E’ una linea seguita in Italia tanto a destra quanto a sinistra”.

Marini un po’ incompreso? “Sto lavorando – sostiene – i problemi sono tanti. Ho la mia impostazione e a chi non piace, dico che si può fare anche a meno di Marini”.

Viterbo è una città universitaria. “Lo so e vogliamo dare maggiore impulso – spiega – più occasioni ai ragazzi. Ma non è un problema mio quando uno studente va a dormire”.

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