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Viterbo - Lettera aperta di Giulio Signorelli al presidente del consiglio comunale
"Caro Gabbianelli, se devi fare certe guasconate dimettiti"
Viterbo - 9 febbraio 2009 - ore 4,50

Riceviamo e pubblichiamo - Caro Giancarlo,
negli ultimi 15 anni che ti hanno visto protagonista nel panorama politico viterbese non sono mai voluto intervenire nei tuoi riguardi: vuoi perché alle elementari il maestro ci mise di banco insieme, vuoi perché ci siamo ritrovati in un Consiglio Comunale, vuoi perché ho sperato che prima o poi ti sarebbe riuscito di capire le tematiche sulla quali ero impegnato.

Ma leggendo le guasconate di cui ti sei reso protagonista la settimana scorsa in occasione del tuo compleanno, mi vedo costretto a rivolgerti questa lettera aperta.

Stando ai resoconti di stampa, dapprima avresti indotto il gestore del locale presso il quale festeggiavi di soprassedere alle limitazioni della deliberazione comunale facendo continuare a diffondere la musica ben oltre l’una di notte.

Poi alle due ti saresti recato in piazza delle Erbe presso un tavolo allestito dai ragazzi di Azione Giovani ed avresti firmato la loro petizione.

Nella mia passata esperienza radicale, ho raccolto ben oltre il milione di firme e mai mi è passato per la testa di organizzare tavoli senza le dovute autorizzazioni.

Li hai autorizzati tu? Ovviamente la tua firma ha avvallato sia il contenuto della petizione, sia le modalità con le quali essa veniva effettuata.

Trovo che questi comportamenti siano totalmente inopportuni per un personaggio che ricopre la carica di Presidente del Consiglio Comunale.

Ti invito perciò a dimetterti dalla carica che ricopri in modo da evitare un pubblico dibattito che certo non avrebbe per te sviluppi edificanti.
Giulio Signorelli

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