- “Un documento di programmazione sulle attività di promozione culturale, nato da un lavoro in commissione svolto con il contributo di maggioranza e opposizione e approvato all’unanimità: da tutto questo è scaturito il bando cultura”.

L’assessore al ramo della Provincia, Renzo Trappolini, ha presentato così ieri pomeriggio in una sala conferenze di palazzo Gentili gremita le modalità per accedere ai contributi, ancora una volta finalizzati esclusivamente al settore, come da legge regionale.

Dopo il saluto del sindaco di Viterbo, onorevole Giulio Marini, a illustrarlo e a rispondere alle domande dei presenti, insieme a Trappolini, l’assessore regionale alla Cultura Giulia Rodano, il direttore del settore regionale Beni e attività culturali e sport, Enzo Ciarravano, e il dirigente del settore a palazzo Gentili, Luigi Celestini. “Facendo tesoro dell’esperienza degli ultimi anni – ha detto Trappolini – abbiamo cercato di migliorare il bando su tutti gli aspetti nei quali si erano verificate difficoltà.

Fermo restando che i contributi verranno concessi solo per iniziative prettamente a carattere culturale, quindi non turistiche né religiose o di Pro loco (per le quali esistono altri canali di finanziamento), la novità di quest’anno è che per la prima volta le risorse saranno a suddivise tra progetti di “comprovata” attrattività almeno provinciale, e altri a carattere più locale”.

Anche il contributo sarà quindi diverso, a seconda del filone scelto. L’importo assegnato dalla Regione alla Provincia, insieme al cofinanziamento di quest’ultima, sarà quindi indirizzato per il 65% a iniziative di comprovata attrattività a livello almeno provinciale, con importi da 10.000 a 30.000 euro; il 35% invece a quelle di attrattività locale, comunque rappresentative del territorio, alle quali arriveranno da 1.000 a 3.000 euro.

Potranno richiedere i contributi enti locali della provincia di Viterbo, preferibilmente associati, pubbliche amministrazioni, enti ecclesiastici, associazioni culturali, fondazioni e comitati senza fine di lucro, cooperative. Basta che l’evento si svolga nella Tuscia viterbese, nell’arco temporale che va dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009.

Ognuno potrà presentare una sola domanda, da compilare sul modello online presente sul sito della Provincia all’indirizzo www.provincia.vt.it/cultura, entro l’8 febbraio 2009. Poi altri 15 giorni per inviare la documentazione cartacea a palazzo Gentili. Il bando completo è invece disponibile seguendo il link “Avvisi pubblici”.

“Ringrazio il sindaco Marini, che ha molto apprezzato il nostro lavoro, insieme all’assessore Rodano e Ciarravano, dai quali abbiamo sempre avuto piena disponibilità. Con questo bando, speriamo di ottenete buoni risultati”.

Naturalmente, come ha sottolineato l’assessore Rodano, quella della Provincia non è l’unica strada percorribile: la Regione Lazio ha infatti delegato il 60 per cento delle proprie risorse, ma il 40 gestito direttamente offre ulteriori possibilità. Inoltre, altri fondi possono arrivare dall’assessorato regionale al Turismo.

Nell’occasione, Trappolini, in accordo col suo omologo al Comune, Fabrizio Purchiaroni, ha anche lanciato una proposta. “Abbiamo 48 biblioteche, 41 musei, 54 archivi, che spesso restano chiusi. Per questo, nel bando, abbiamo deciso di privilegiare chi presenterà progetti in grado di coinvolgerli.

In particolare, per le quattro sedi nel capoluogo, la richiesta formale è questa: facciamo un unico palazzetto della cultura. Saremo così in grado di ottenere due vantaggi: risparmiare e rendere maggiormente fruibile quel patrimonio di 250.000 volumi”.

In sostanza, Comune e Provincia hanno chiesto un intervento specifico alla Regione, ottenendo attenzione al problema dall’assessore regionale Rodano e dal direttore Ciarravano.