:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
     
   
Viterbo - Vetralla servizi - E' l'opinione degli avvocati Barbaranelli e Perugi
"La Finanziaria permette la stabilizzazione"
Viterbo - 10 gennaio 2009 - ore 16,50

- La legge Finanziaria 2009 approvata dalla Regione Lazio permette la stabilizzazione dei dipendenti della Vetralla Servizi. Ad esserne certi sono gli avvocati Alfredo Perugi e Bruno Barbaranelli che da tempo rappresentano le istanze di nove lavoratori della Municipalizzata

“Il Comune di Vetralla non attenda troppo tempo per stabilizzare i dipendenti della Vetralla Servizi – dicono i due legali -. Con la norma recentemente approvata dalla Regione Lazio in sede di finanziaria 2009 non ci sono, infatti, più dubbi circa la possibilità di assunzione diretta nei ruoli del Comune di tutti i cassintegrati”.

Nel frattempo, il Comune di Vetralla ha istituito un tavolo tecnico che ha il compito di individuare la forma giuridica migliore per raggiungere il risultato della stabilizzazione e, a quanto pare, i tempi per l’emissione del parere dovrebbero essere ormai maturi.

Al riguardo, spiegano: “Prendiamo atto delle illustri personalità tecniche che siedono presso il tavolo di consultazione e confidiamo sul loro alto intervento al fine di salvaguardare i diritti dei lavoratori che, loro malgrado, si sono ritrovati improvvisamente a vivere il dramma della cassa integrazione. Prendiamo altresì atto della volontà manifestata nel corso dell’ultimo Consiglio comunale dal sindaco Marconi e da tutta la giunta che, per la prima volta, dopo un anno di resistenza, si è espressa, seppure senza approvazione di un atto di indirizzo formale, in favore della stabilizzazione di tutto il personale.

Non dimentichiamoci – cotinuano - che l’obbligo della stabilizzazione è di gran lunga precedente alla legge finanziaria 2009 e ben poteva, come più volte detto da questo Studio, essere assolto anche in assenza di essa, dando applicazione alla legge regionale n. 29/96 ed alle delibere con le quali il Comune si è impegnato alla stabilizzazione degli ex Cantieristi e degli ex Lpu.

Ad ogni modo, siamo ben contenti che la Regione Lazio abbia permesso all’Amministrazione di dissipare ogni residuo dubbio, approvando una norma ad hoc che sembra confezionata appositamente per risolvere la questione Vetralla Servizi.

Più volte, infatti, la soluzione della stabilizzazione nell’Ente, prospettata dal nostro Studio legale ancor prima dell’approvazione della legge finanziaria, è stata fortemente criticata da alcuni consiglieri comunali i quali sostenevano la necessità di una norma specifica e consideravano le nostre soluzioni mere interpretazioni di parte.

Pur confermando la bontà e scientificità dei nostri studi pregressi – dicono ancora -, appare oggi evidente che quella norma, che tanto ricercava l’Amministrazione Comunale, oggi è stata approvata in sede regionale.

Il Comune, pertanto, non ha più scusanti per opporsi alla stabilizzazione e altro non deve fare che dare applicazione alla legge oggi vigente; legge la cui assenza, in passato, ha, invece, tanto sbandierato per tentare di esimersi dalle sue responsabilità”.

“A questo punto, riteniamo-concludono Barbaranelli e Perugi - che non appena il tavolo tecnico avrà espresso il parere richiesto, il Comune di Vetralla debba immediatamente avviare la procedura di stabilizzazione e raggiungere l’obiettivo in breve tempo, al fine di non aggravare ulteriormente la situazione sociale, oltreché economica, in cui ha costretto i cassintegrati nell’ultimo anno.

Purtroppo, infatti, le storie recentemente raccontate sugli organi di stampa da Robenia Bocci e Guerrino Valeriani - ai quali va tutto il nostro sostegno, non solo perché clienti dello Studio – non sono senz’altro isolate e, pertanto, non possono essere sottovalutate sotto molti punti di vista, non solo sociale.

Perdere ulteriore tempo, servirebbe, dunque, soltanto ad aggravare la già critica situazione dei dipendenti e ad aumentare il loro malcontento, stimolando in tal modo ulteriori manifestazioni di dissenso che ben potrebbero essere evitate attraverso l’immediata stabilizzazione, senza utilizzare, pertanto, un giorno in più di cassa integrazione” .

Copyright 2008 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564