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Viterbo - Tuscania - Interviene il circolo della Rosa per l'Italia
"Il commissario Tarricone è l'effetto e non la causa"
Viterbo - 12 gennaio 2009 - ore 17,00

- “Il Commissario Tarricone è l’effetto, e non la causa, di ciò che sta succedendo a Tuscania ormai da mesi.

E se prendiamo atto con una certa soddisfazione della convergenza degli esponenti del Pdl, rispetto alla linea di aperto dissenso nei confronti di alcune scelte del Commissario da noi manifestata in tempi non sospetti, dobbiamo però anche constatare con amarezza che molti di coloro che oggi si stracciano le vesti, preoccupati per il futuro della città, sono gli stessi che, a suo tempo, brindarono nei bar alla caduta dell’amministrazione Cappelli, e che hanno accolto tra le loro file gli autori materiali del colpo di palazzo che ha consegnato Tuscania a oltre un anno di commissariamento, con ciò che ne è conseguito, in termini di ricadute negative, sia dal punto di vista della gestione dell’ordinaria amministrazione, sia per quanto riguarda gli importanti programmi di sviluppo che erano stati avviati”.

E’ questo il commento del circolo locale della Rosa per l’Italia, alla presa di posizione dei partiti di centro-destra di Tuscania, nei confronti del Commissario prefettizio.

“Fummo facili profeti, allora, quando sostenemmo che la fine traumatica della legislatura avrebbe rappresentato una sciagura – prosegue la nota – era il Commissario in quanto tale, infatti, al di là dei discutibili provvedimenti presi dal dottor Tarricone, a spaventarci, visto che eravamo pienamente coscienti che un funzionario dello Stato avrebbe adottato un metro di valutazione del tutto diverso, nell’amministrazione della città, rispetto ad un organo di governo “politico”.

Così come potremmo ricordare, solo a titolo di esempio, il coro di consensi rivolto dal Pdl al Commissario, quando fece togliere i cancelli su Via dei Priori, gioiello urbano sede di botteghe artigiane, quando era sindaco Regino Brachetti, o scenario di suggestive manifestazioni natalizie, oggi diventata un bagno pubblico a cielo aperto, ricettacolo di ogni tipo di sporcizia.

Potremmo proseguire ancora a lungo, citando tempi e modi in cui esprimemmo, anche di recente, forti timori sulle prospettive dei progetti in cantiere, o da avviare, ma tant’è: constatare che avevamo ragione non ci aiuta a lenire la preoccupazione per uno stato di cose che rischia di degenerare, e che richiederà un grosso impegno a coloro che saranno chiamati, tra qualche mese, a governare la città.

In questo senso, preso atto delle conversioni tardive e dei ripensamenti, non sempre in buona fede, serve, secondo noi, una forte assunzione di responsabilità da parte di tutti coloro che, a prescindere dagli schieramenti, intendono lavorare per ridare a Tuscania lo smalto e il prestigio che le competono, relegando in un angolo persone, atteggiamenti e mentalità che hanno contribuito al degrado che tutti stiamo patendo” conclude il circolo della Rosa per l’Italia.

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